Sul turismo il gruppo di Jacopo Berti ha presentato tre interrogazioni sulla società consortile.

I pentastellati vogliono una risposta scritta. Chiedono che venga spiegato, nero su bianco, quanto costa “Veneto Promozione”, come sono stati spesi i soldi pubblici per fiere e stand. E chiedono che venga chiarito se esiste un conflitto di interessi visto che Giovanni Franco Masello ha contribuito alla campagna elettorale di Marino Finozzi nel 2010 e l’anno dopo, 2011, è stato promosso presidente di “Veneto Promozione” dallo stesso Finozzi divenuto assessore al Turismo.

La storia
È la «tenaglia» del Movimento 5 Stelle sulla società partecipata al 50% dalla Regione Veneto e al 50% da Unioncamere. È la stessa società che il governatore Luca Zaia vuole dismettere («Ho dato disposizione all’assessore Caner di chiudere velocemente questa società», ha dichiarato giusto un mese fa), ma che si appresta anche a ricevere meno soldi da parte della Regione. Tant’è, il M5s vuole vederci chiaro e, dopo le prese di posizione dei giorni scorsi, ora ha depositato non una, ma tre interrogazioni.
Il quintetto composto da Jacopo Berti, Simone Scarabel, Erika Baldin, Manuel Brusco e Patrizia Bartelle vuole «far emergere tutte le opacità nella gestione della società consortile, fra gare ciclistiche fantasma, contributi molto particolari e “promozioni” in odore di conflitto di interesse».

Le interrogazioni
Così nella prima interrogazione il M5s accende i riflettori sulle iniziative messe in cantiere da “Veneto Promozione” per i prossimi mesi. «Ci sono in ballo una missione in Cina, un viaggio d’affari in Zambia, una missione economica in Russia, e una in Perù e Colombia. Ma perché – domandano i cinque consiglieri – nel viaggio d’affari in Zambia è previsto il contributo a regime de minimis a copertura totale se il contributo dovrebbe essere al 50%?». Ossia: perché il tutto gratis per i partecipanti?
La seconda interrogazione punta i fari sulla “coppa Cobram” brasiliana di fantozziana memoria: «Come fa l’ex assessore Finozzi a dire che non si è mai svolta o che non è costata un centesimo la Gran Fondo di bicicletta brasiliana, quando nel verbale della riunione svoltasi a Veneto Promozione risulta nel programma l’organizzazione di gazebo personalizzati per quell’evento e quando esistono testimonianze dirette di organizzazione dell’evento e del mancato svolgimento dello stesso?».
Infine la richiesta di spiegazioni sulla politica regionale di promozione turistica.

I costi e il conflitto di interessi
Il M5s chiede tra l’altro quanto costa alla Regione la “cabina di regia per le linee strategiche e promozione unitaria” e chi ne fa parte ed a che titolo; quanto è stato speso per Expo 2015; a cosa devono essere imputate, nel dettaglio, le «enormi spese» per gli stand fieristici per un obiettivo dichiarato dall’assessore Caner «inutile»; come sono stati impiegati i 210.000 euro per “Pedemontana expo” e a quanto ammonta il costo annuo a carico della Regione per il funzionamento di “Veneto Promozione”. Da ultimo il «conflitto di interessi» sulla nomina nel 2011 di un finanziatore della campagna elettorale 2010.

Gian Nicola Pittalis

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