Antonio Junior Vacca in Venezia Empoli, ©Marco Sabadin/Vision/Sestini
Antonio Junior Vacca in Venezia Empoli, ©Marco Sabadin/Vision/Sestini

Antonio jr Vacca, centrocampista del Venezia FC, ha incontrato oggi la stampa in videoconferenza. queste le sue dichiarazioni.
Per prima cosa Antonio, quali sono le tue condizioni di salute?
“Sto abbastanza bene. Non al 100%, in questa stagione non lo sono mai stato. Ma credo di poter recuperare”.
Di fatto sei l’unico vero regista del Venezia. Questa tua discontinuità, che ovviamente non è dipesa da te, quanto pensi abbia influito sull’andamento della squadra?
“Dipende da come si vuole interpretare la partita, in particolare il mister: a volte per come interpreta la gara Zanetti, servono determinate caratteristiche, come le mie, ma a volte comunque con Ampadu in regia sono arrivati dei punti”.
Che cosa manca al Venezia per poter conquistare il traguardo della salvezza?
“Credo che, a questo punto della stagione, per la classifica che abbiamo, conti tanto il coraggio. Non ho mai giocato per salvarmi, nella mia carriera, ma per ottenere risultati. In una situazione del genere la palla scotta. Quel che conta è che chi scenderà in campo metta da parte ansie e paure. Ovvio, bisogna avere la percezione del pericolo, ma bisogna anche avere serenità per fare determinate giocate”.
Che effetto ti ha fatto il malumore dei tifosi?
“Spero che possa smuovere qualcosa. Nelle mie esperienze passate ho subito contestazioni evitabili, in questo caso credo che sia più che giusta, anche perché, specie quando affronti certe partite, i tifosi ne capiscono di calcio, e quando vedono giocatori che scendono in campo con paura, timore e non danno il 100%, ci sta che si scatenino un po’ di contestazioni. Parlando con i miei compagni, sappiamo che la contestazione è giusta e speriamo che serva da spinta per le prossime partite. La maturità dei nostri tifosi è alta, basti pensare che nell’ultimo match ci hanno sostenuti dal primo minuto e dal 90′ hanno cominciato giustamente a contestare”.
Sull’episodio Zanetti-Henry: come lo avete vissuto?
“Non se ne è parlato, ve lo assicuro. Quando accadono cose così scomode, cerchiamo di lasciarcele alle spalle. Sappiamo che il ragazzo ha fatto una stupidaggine, non tanto per la cosa in sé ma perché non possiamo averlo a disposizione nel prossimo match a Spezia. Ma Thomas è un ragazzo buono, questa settimana, pur sapendo che non potrà essere della prossima partita, sta spingendo più di tutti. Questo gruppo è sano, fatto di tanti stranieri, ognuno con la sua cultura e mentalità, ma siamo tutti belli uniti”.
Sabato a Spezia come te la prefiguri? In molti dicono che il Venezia abbia solo un risultato utile…
“Qualunque sarà il risultato, manca ancora tanto, anche se vinceremo non saremo tranquilli. Certo, è arrivato il momento di vincere. Altrimenti si fa dura. Bisogna andare fino alla fine e giocare al massimo tutte le gare, vedremo alla fine quello che avremo raccolto”.
Lo Spezia è una delle compagini comparabile alla vostra come valori. Come si batte una diretta concorrente?
“Se lo sapessi, avremmo la partita in pugno. La voglia di sopravvivere batte la voglia di vincere. Sappiamo che uscire dalla trasferta di Spezia con risultato negativo potrebbe incidere tanto a livello emotivo. Dobbiamo lottare su ogni pallone, mettere coraggio e voglia di vincere i duelli”.
Sei uno dei più esperi del gruppo. Te la sei sentita di dire qualcosa ai compagni che hanno fatto errori fondamentali?
“Quando c’è un errore tecnico non è da me andare dal giocatore dire cosa e come doveva fare. Anche quando capita ad un giocatore giovane, perché so che lo capiscono da soli. Preferisco dire una parola in più di conforto, questo sì. Ma preferisco farlo in privato, tramite messaggio”.