Okereke in Venezia-Salernitana ©Andrea Pattaro/Vision

David Okereke, attaccante del Venezia FC, ha incontrato oggi la stampa in videoconferenza. Ecco le sue dichiarazioni.
Innanzitutto David: come può uscire, il Venezia, da questo momento non facile, e conquistare la salvezza?
“E’ più una cosa mentale. Ma dobbiamo crederci fino alla fine. Adesso dobbiamo essere più forti di testa rispetto a prima”.
Quanto vi manca la vittoria in casa?
“A dire la verità, penso che in casa mi diverto di più, vedendo anche i tifosi tutti attorno, la cosa mi carica di più, e i nostri tifosi meritano di più rispetto a quello che stiamo facendo. Speriamo che da domenica riusciamo a fare qualcosa di più. A tal proposito, voglio invitare i tifosi a venire tutti allo stadio perché dobbiamo restare uniti. E’ l’unica cosa che possiamo fare”.
Che cosa preoccupa di più del Sassuolo?
“Non importa contro chi giochiamo, come detto le qualità, la gamba e il cuore ce l’abbiamo, ma ripeto: è una cosa di testa. Certo il Sassuolo è una squadra giovane, in fiducia per poter fare qualche cosa di grande. Ma anche noi possiamo, dobbiamo solo crederci. E quando prendiamo goal, è proprio là che dobbiamo reagire. Dobbiamo solo lavorare su noi stessi, le altre cose arrivano”.
A chi dice che il Venezia si è indebolito che cosa rispondi?
“Sappiamo che nel calcio le cose vanno così. Anche la Juve ha iniziato male e ora si sta riprendendo. Nel mercato nostro, hanno messo input forti, e spero che tutti insieme potremo uscire da questa situazione, io credo che ci riusciremo, al cento per cento”. 
Contro il Verona hai fatto un goal che però non è servito a ribaltare il risultato. E a Torino sei stato espulso. Le tue sensazioni?
“A Torino, dopo l’espulsione nel finale, ho lasciato la squadra in dieci, e la cosa mi ha dato fastidio, ma poi sono stato contento per la vittoria. Mi è dispiaciuto non esserci nella gara successiva in casa. Ero anche in crescita e soffrivo a guardare la partita da fuori. A Verona è stata un a giornata non al top, ma posso dire che mi sto riprendendo per la prossima battaglia”.
Pensate a puntare a qualche avversario particolare oppure a fare più punti possibili?
“Non penso che sia giusto puntare su una sola squadra. Prima di guardare a qualcuno dobbiamo guardare a noi. Dobbiamo solo fare la nostra partita, quello che fanno gli altri arriva dopo”.
Un’impressione su Nsame? C’è molta attesa su di lui.
“E’ come Henry, sappiamo che è stato fermo per un po’ di tempo, ma sta lavorando tantissimo per tornare. Ora sta meglio rispetto a quando è tornato, ha più voglia di aiutare la squadra. Poi gli piace lottare con i difensori. Difatti, se fossi un difensore, non mi piacerebbe andare a contrasto con lui!”