Paolo Zanetti al Penzo
Paolo Zanetti al Penzo

Domani il Venezia FC scenderà in campo allo stadio Penzo, con fischio d’inizio alle 16, dove affronterà l’Empoli, allenato dall’ex tecnico lagunare Alessio Dionisi. Mister Paolo Zanetti ha tenuto il consueto punto stampa con i giornalisti alla vigilia del match. 
“I convocati saranno 25ha dichiaratocompreso il terzo portiere. Tre resteranno a casa, due sono ancora positivi e Taugourdeau non è ancora recuperato, sempre per il solito problema alla schiena. Felicioli invece è della partita”.
Lei invece come sta mister?
“Spero non mi capiti più quello che mi è successo mercoledì, perché per un allenatore il fatto di dover vedere le partite dal divano non ti permette di sfogarti. D’altronde avevo la febbre alta per un giorno e mezzo, però ho fatto il tampone in base al quale sono risultato negativo al Covid. Chiaro che l’ASL, che ringrazio per la disponibilità e la vicinanza, per i ben noti motivi, mi ha tenuto lontano dal gruppo squadra, finché ho fatto un altro tampone ieri, risultato anch’esso negativo e lo ripeterò. Ma sono comunque riuscito a condurre l’allenamento di oggi, però non aggregandomi ancora al gruppo squadra in hotel. Ma se l’esito del tampone sarà negativo, mi aggregherò al ritiro “forzato” fino al 5 novembre”.
La partita di domani sarà un big-match.
“Già il fatto che la descriviamo in questi termini,  vuol dire che stiamo lavorando da grandi.  Non si parla di partita a senso unico né di grandi contro piccole, ma di una gara importante. C’è di che esserne orgogliosi e consapevoli di quello che stiamo facendo nell’insieme come club. Ci arriviamo bene, questo senza dubbio, mercoledì i ragazzi hanno dimostrato di avere un carattere immenso, un cuore incredibile perché comunque tantissimi ragazzi che hanno giocato giocato meno, hanno dimostrato di voler mettere in difficoltà il loro allenatore e di voler far parte a tutti i costi di questo progetto, e secondo me è una cosa bellissima, un segnale perché soprattutto in questo periodo c’è bisogno di tutti e da un momento all’altro possono arrivare notizie che destabilizzano tutti i progetti. Pertanto, mai come ora bisogna stare con tutte la rosa al top. Certo, mercoledì mi sono anche sognato l’ultimo gol all’ultimo secondo (ride, ndr) perché comunque non abbiamo affondato la nave nemica quando stava imbarcando acqua, e  come sempre succede nel calcio, abbiamo pagato con i rigori. Ma siamo tornati con un carico di consapevolezza, quindi arriveremo al match di domani con la giusta testa e quella giusta voglia”.
Johnsen sarà stato particolarmente deluso per l’errore…
“E’ stato un errore, che dobbiamo lasciarci alle spalle. Johnsen è entrato ed ha letteralmente spaccato la partita in due, ha fatto molto bene quello che ha fatto”.
Come descrive l’avversario, l’Empoli?
“E’ una squadra forte, con una società forte ed un allenatore bravo. E’ una squadra che ha tutto per vincere il campionato, partita molto bene, sulle ali dell’entusiasmo. La sua forza è un attacco importantissimo per la categoria. Poi c’è l’organizzazione data dal loro allenatore, con il quale c’è stima reciproca. Sarà una bella partita, contro una squadra importante come valori. Quest’anno l’Empoli ha, davanti, dei duellanti, giocatori con molta fisicità, e bravi anche tecnicamente. Quindi è diventata anche una squadra più “verticale”, nel senso che fanno passaggi in meno ma verticalizzazioni in più, proprio per le loro caratteristiche, vedi Moreo, La Mantia e Mancuso. Dovremo essere bravi a limitarli, perché alla fine, nel calcio, i duelli vanno vinti. Noi da par nostro abbiamo fatto sette goal nelle ultime gare, quindi vuol dire che ci crediamo. E di fondo, la nostra difesa regge bene. Proveremo quindi a far male anche ad una corazzata come l’Empoli”.
Tatticamente che partita si aspetta?
“Sicuramente una partita giocata a viso aperto da entrambe le squadre. E’ inoltre una buona classifica per noi e ottima per loro, il che ci consente di non fare dei calcoli di dover fare delle barricate anche se non per necessità non penso che lo vedrete mai, finché ci sono io, per principio. Però mi aspetto comunque una partita aperta e io ho chiesto anche ragazzi di avere grandissimo rispetto per quello che è un avversario forte, ma come saranno altri avversari che incontreremo. Ci sono sono almeno una decina di squadre che sono, secondo me, sullo stesso livello, e ci attenderanno gare difficilissime. Io ho chiesto ai miei ragazzi di essere quello che siamo sempre, e di portare in campo quelle che sono le nostre idee; è chiaro che poi bisogna sempre studiare l’avversario, per capirne le qualità e il loro possibili punti deboli, sempre se ne hanno; ma  la cosa più importante è che il Venezia deve avere una sua identità, al di là di chi abbiamo di fronte,  quindi il nostro è un lavoro per migliorare soprattutto noi stessi”.