Troppi bambini dimenticati sui seggiolini in auto da madri o padri distratti. Troppe corse, troppa fretta ed ecco che troppe volte il bimbo lo si è dimenticato in auto. In molti casi i bimbi sono morti, per il troppo caldo, per la disidratazione, per asfissia. Una morte atroce, lenta, una agonia inenarrabile per bimbi con pochi anni di vita, per una spesa prolungata o per un ritardo in ufficio. Ed ecco che arriva il via libera all’obbligo di montare i seggiolini salva bebè a bordo dell’auto. La commissione Trasporti della Camera ha approvato in via definitiva la proposta di legge che rende obbligatoria l’installazione di sensori anti abbandono sui seggiolini auto.

Si tratta di sistemi con dispositivi acustici che rivelano la presenza del bambino a bordo. Un segnale luminoso e uno acustico avviseranno i genitori della presenza dei piccoli in auto anche quando si spegne la macchina, così da evitare che vengano dimenticati dentro l’abitacolo. L’ultimo caso a maggio a Pisa: una bambina di un anno morta dopo essere stata lasciata chiusa in macchina in un parcheggio.

La proposta di legge, a firma Giorgia Meloni, ha avuto il primo ok da parte della commissione Trasporti, che sta lavorando in sede deliberante e dunque senza necessità di passare all’approvazione dell’Aula. “È un grande onore per me dare il nome a una legge che salverà i bambini da un fenomeno, quello della distrazione genitoriale, che purtroppo colpisce tutte le società”, ha detto la leader di Fratelli d’Italia.

Il testo dovrà ora passare anche al Senato. La stessa commissione della Camera ha approvato anche un emendamento al testo, di due soli articoli, che apre alla possibilità di prevedere “agevolazioni fiscali, limitate nel tempo”. Si pensa, dunque, a sconti per incentivare l’acquisto dei seggiolini anti-abbandono. La novità potrebbe essere inserita nella prossima legge di bilancio, sulla quale c’è un pressing della maggioranza che, in Parlamento, sta approvando una legge ad hoc per rendere i seggiolini con l’allarme obbligatori dal 1 gennaio 2019.

Il ministro Danilo Toninelli, che aveva inserito l’intervento sui seggiolini tra le priorità del suo ministero, ha auspicato l’introduzione di una detrazione “fino a 200 euro” e ribadisce l’impegno ad assicurare “incentivi congrui”.