Il Capannone delle Assemblee Sindacali di Porto Marghera - foto d'archivio
Il Capannone delle Assemblee Sindacali di Porto Marghera - foto d'archivio

La Giunta comunale di Venezia riunitasi oggi, su proposta del sindaco Luigi Brugnaro ha dato il via libera alla delibera di Consiglio che autorizza il Comune di Venezia ad acquistare dalla società Eni Rewind il “Capannone assemblee sindacali” di Porto Marghera.

“Questo Capannone ha rappresentato il centro della vita sindacale dei lavoratori del Petrolchimico. E’ un luogo storico, simbolico e identitario, non solo della storia di Porto Marghera, ma anche del progresso e dello sviluppo industriale di Venezia – commenta il sindaco Brugnaro. In questo Capannone c‘è anche un pezzo della storia della mia famiglia. Lì c’è la storia del sindacato e di anni di lotte per Marghera. Ora che ne abbiamo acquisito la proprietà ci impegneremo a metterlo a norma, restaurarlo e restituirlo alla collettività per farne mostre, convegni e varie attività culturali tra le quali non potranno mancare quelle legate al mondo operaio e quei grandi movimenti civici che in questo luogo hanno preso vita. Una promessa che avevo fatto fin dall‘inizio del mio primo mandato da Sindaco e che oggi riusciamo a concretizzare. Abbiamo lavorato con molta serietà e devo ringraziare tutti coloro che ci hanno consentito questo risultato, in particolar modo Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni e i suoi collaboratori”.

Nello specifico, lo schema di atto di compravendita per la struttura, che ha una superficie di 859 mq ed uno scoperto pertinenziale di 2.455 mq, recepisce le interlocuzioni intervenute tra i rappresentanti della società proprietaria e quelli del Comune di Venezia e prevede:

  • l’acquisizione dell’immobile da parte del Comune di Venezia per un importo di 3.920 euro;
  • l’impegno del Comune di Venezia a realizzare interventi di manutenzione straordinaria e di adeguamento impiantistico, necessari per la fruizione dell’edificio e per renderlo autonomo dallo stabilimento Petrolchimico di Porto Marghera, per un importo di almeno 320.080 euro;
  • ulteriori pattuizioni, a tutela dell’Ente, relative ad eventuali interventi di risanamento ambientale in conseguenza di fenomeni di contaminazione antecedenti la stipula dell’atto.

La delibera ora passerà alle Commissioni competenti, prima di essere sottoposta al voto del Consiglio comunale.