Finalmente dopo anni di proteste da parte dei residenti di San Liberale e Santa Bona, l’amministrazione Manildo si accorge dei problemi di Viale Europa e della sosta selvaggia lungo la pista ciclabile.

Solitamente sono quelle dei genitori che accompagnano o attendono l’uscita da scuola dei figli, studenti negli istituti scolastici di Viale Europa, Liceo Scientifico Da Vinci, Turistico Mazzotti e geometri Palladio. Un parcheggio selvaggio senza alcun rispetto per le persone che vanno in bicicletta. Anzi, spesso e volentieri gli automobilisti si dimostrano irrispettosi di chi transita su due ruote, mettendo a repentaglio la vita stessa dei ciclisti.  Dopo anni di proteste dei residenti dei quartieri che l’amministrazione Manildo ha davvero dimenticato, finalmente troveranno un po’ di sollievo.

All’inizio la doppia corsia per senso di marcia, in viale Europa, creava un forte disagio ai ciclisti, ma nel giugno 2015 l’amministrazione Manildo ha deciso di ridurre la strada a una sola corsia per senso di marcia, quasi lungo tutta l’arteria, per ricavare così un’ampia pista ciclabile anche se non protetta come quella di viale Montegrappa. Ma, proprio per questo, le auto possono passarci sopra e, nel caso degli studenti delle superiori, i loro genitori hanno trasformato la ciclabile in una comoda, per loro, area sosta. E così, dopo proteste e segnalazioni anche agli istituti, tutte cadute nel vuoto, ora il Comune di Treviso ha deciso di adottare la linea dura, che potrebbe essere estesa anche ad altre situazioni simili: creare un “cordone sanitario” per la ciclabile, piazzando lungo la striscia divisoria tra ciclabile e carreggiata dei pesanti new jersey in cemento, dei plinti.

Non lungo tutta la ciclabile di viale Europa, che è troppo estesa, ma appunto in prossimità delle uscite dagli istituti superiori in questione, in modo da impedire, fisicamente, ai genitori di parcheggiare sulla ciclabile. Un provvedimento drastico ma non ci sono alternative. Ma almeno la pista ciclabile di Viale Europa sarà finalmente protetta. Manca però la sistemazione dei marciapiedi, sempre più distrutti dalle radici delle piante e che rendono difficoltosa la sola passeggiata o l’allenamento di tanti podisti. Insomma l’amministrazione Manildo dovrebbe ricordarsi più spesso dei quartieri, troppo spesso dimenticati.