Se siete entrati su WhatsApp in questi giorni, è molto probabile che vi siate imbattuti nell’aggiornamento dei termini del servizio e l’informativa privacy della piattaforma, norme che entreranno in vigore il prossimo 8 febbraio. Probabilmente lo avete accettato senza leggere, come molti altri utenti, senza preoccuparvene molto.

Sui social è dilagato il panico quando si è diffusa la notizia secondo la quale,accettando l’informativa, si dava il consenso la condivisione dei propri dati con Facebook, il colosso di Mark Zuckerberg, proprietario anche di Whatsapp.

Ma è davvero così?

No, almeno in Europa. Il portavoce di Whatsapp ha chiarito che con i nuovi termini di servizio i dati degli utenti europei non saranno condivisi con Facebook per migliorarne prodotti e pubblicità. Dunque, non è vero che Zuckerberg userà i nostri dati per monetizzare ulteriormente i suoi servizi. Nè verranno dati alle aziende per le migliorare loro pubblicità dirette.

Per il momento, solo gli account business sono coinvolti nel cambiamento e nella condivisione dei dati con Facebook. Whatsapp Business è uno strumento chiave per moltissime attività, e questo aggiornamento consentirà una maggiore integrazione tra i prodotti aziendali del social network.

Cosa implica questo aggiornamento nello specifico?

Come tutte le piattaforme social, Whatsapp viene accusato di non dire chiaramente come utilizza i dati che gli comunichiamo. Dunque, l’aggiornamento dei termini del servizio è un atto di trasparenza da parte del colosso della messaggistica.

Whatsapp ha dichiarato che raccoglie “informazioni sulla tua attività sui nostri Servizi […] Ciò include le informazioni sulla tua attività, il tempo, la frequenza e la durata delle tue attività e interazioni.”

Tra le altre informazioni che la piattaforma di messaggistica acquisisce sono incluse le funzionalità utilizzate come la messaggistica, chiamata, stato, foto profilo, gruppi (incluso nome, immagine e descrizione del gruppo), pagamenti o funzioni aziendali. A queste si aggiungono tutte le specifiche tecniche relative al nostro dispositivo.

L’app di messaggistica dichiara anche che i servizi offerti “hanno funzionalità opzionali che, se utilizzate da te, ci richiedono di raccogliere informazioni aggiuntive. Se scegli di non fornire le informazioni necessarie per utilizzare una funzione, non sarai in grado di utilizzare la funzione”.

In poche parole, se non si vuole accettare la nuova informativa della privacy, alcune funzioni chiave di Whatsapp non saranno più utilizzabili. Tra queste, la condivisione della tua posizione con i propri contatti.

Cosa comporta non accettare questi termini?

La notifica di Whatsapp segnala che “Toccando ACCETTO, accetti i nuovi termini e l’informativa sulla privacy, che entreranno in vigore l’8 febbraio 2021. Dopo questa data, dovrai accettare questi aggiornamenti per continuare a utilizzare WhatsApp. Puoi anche visitare il Centro assistenza se preferisci eliminare il tuo account e desideri ulteriori informazioni”.

Ciò significa che se non si accettano questi nuovi termini, non si potrà più utilizzare il servizio di messaggistica.

Se nel lontano 2014, Facebook aveva assicurato che Whatsapp sarebbe rimasta una piattaforma indipendente, ora questa promessa sembra venir meno.