«Pista ciclabile pericolosa». Gentilini presenta denuncia contro il Comune «Il progetto è inutile e assurdo, prima o poi ci scapperà di sicuro il morto»

«Sporgerò denuncia in Procura per “danno temuto” contro la nuova pista ciclabile di viale Montegrappa, ossia contro l’amministrazione del sindaco Giovanni Manildo. Denuncio il Comune preventivamente, ossia prima che per colpa della nuova ciclabile capiti il primo incidente grave. Incidente destinato ad accadere, dato che quel progetto è tutto fuorché sicuro».

Lo sceriffo.
L’ex sindaco Giancarlo Gentilini, residente in via Monterumici, ossia in zona Montegrappa, si unisce al coro di proteste contro il cantiere della pista ciclabile, in costruzione sulla carreggiata del viale, un’opera contestatissima da tutti i commercianti della zona ma anche da molti residenti, che in pochi giorni hanno raccolto 750 firme per chiedere la sospensione dei lavori, petizione depositata in Comune. Anche se il cantiere è ormai a buon punto, il cordolo che proteggerà i ciclisti dal traffico quasi completato. Insomma, il più è ormai fatto. Però la protesta non cala: da giorni la strada è tappezzata di «epigrafi in morte» di viale Montegrappa, negozi come Degusto esibiscono striscioni. Anche il centrodestra e la Lega sono scesi in campo, contro il progetto della giunta Manildo. E ora interviene a gamba tesa anche Giancarlo Gentilini, che pure, a suo tempo, ha costruito la tanto pericolosa quanto inutilizzata pista ciclabile rialzata di viale Vittorio Veneto.

Denuncia per danno temuto.
Ma cos’è la denuncia per danno temuto? È una denuncia con cui una persona si rivolge all’autorità giudiziaria se teme che da un albero o una costruzione, appunto come la ciclabile in questione, possa derivare un danno grave all’interessato. In questo caso, evidentemente, al residente Gentilini oppure a un fruitore della futura ciclabile. Il giudice quindi è chiamato a disporre «idonea garanzia per eventuali danni». Insomma, così facendo Gentilini punta a bloccare il cantiere: «Certamente», dice lo sceriffo del Carroccio, «Siamo di fronte a un progetto pericolosissimo, che mette a rischio le persone in uscita dalle strade laterali su viale Montegrappa, e che restringendo la carreggiata perché ospita la nuova ciclabile, creerà disagi al traffico. E tutto questo quando viale Montegrappa non aveva alcun bisogno di un simile intervento poiché la pista ciclo pedonale attuale è molto larga. E così denuncio il Comune: al primo incidente saranno dolori, perché non ho dubbi: qui ci scapperà prima o poi il morto».

Il parere legale
Anche l’avvocato azzurro Giampiero Aloisi, con studio nel viale, tra i promotori della raccolta firme, dice: «Abbiamo capito che la ciclabile di viale Montegrappa é il punto di congiungimento e smistamento delle greenaway Treviso-Ostiglia e Monaco-Venezia, ma il guaio è che una ciclabile così come è stata progettata e sta per essere realizzata è dannosa per la sicurezza e per la viabilità della zona. Associazioni come l’Ascom Confcommercio dovrebbero quindi pensare a difendere gli esercenti, invece di andare dietro alle sirene dell’amministrazione Manildo».

Gian Nicola Pittalis

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