Secondo una recente indagine cinese esistono delle sane abitudini che possono rallentare la demenza, agevolando un buon invecchiamento.

L’indagine, svolta in Cina su 29mila anziani, pubblicata sul British Medical Journal e riportata anche dal Washington Post, ha appunto verificato i benefici concreti di abitudini come la lettura regolare o la socialità, che di fatto proteggono la qualità della vita.

Le 6 buone abitudini per rallentare la demenza

Al primo posto troviamo l’esercizio fisico: per ottenere risultati sensibili, tuttavia, occorre fare almeno 150 minuti di attività moderata o 75 minuti di attività più intensa a settimana. C’è poi la dieta: secondo l’indagine, infatti, bisogna mangiare quotidianamente frutta, verdura, pesce, carne, latticini, sale, olio, uova, cereali, legumi, noci e tè.

Ma non è tutto: per invecchiare bene, infatti, almeno due volte alla settimana bisogna leggere, giocare a carte o impegnarsi in altri passatempi di un certo livello e mantenere buoni contatti sociali.

Lo studio

I punti di partenza dell’indagine sono stati il test di memoria di base e quello per il gene APOEε4, attraverso i quali sono stati isolati i fattori più importanti e grazie ai quali i partecipanti successivamente sono stati suddivisi in tre gruppi specifici.

Nel corso dello studio i ricercatori cinesi hanno scoperto che le persone nel gruppo favorevole (abituati cioè a seguire da quattro a sei fattori considerati positivi) e nel gruppo medio (da due a tre) hanno sfoggiato un tasso di declino della memoria più lento nel tempo rispetto alle persone con stili di vita sfavorevoli (da zero a un solo fattore).

Infine, le persone che assumevano stili di vita virtuosi (con almeno quattro abitudini considerate sane) avevano anche meno probabilità di progredire verso un lieve deterioramento cognitivo e demenza.