Solo dopo la lettura delle motivazioni della sentenza, sarà chiaro il presumibile vizio di forma in forza del quale la Corte di Cassazione ha annullato la condanna a 5 anni di reclusione al minorenne ritenuto responsabile dell’aggressione Marta Novello, la 26enne moglianese accoltellata nel marzo 2021 mentre faceva jogging.

Ricordiamo che il ragazzo, 15enne ai tempi del fatto, attualmente risiedo presso la madre in Inghilterra, a Londra: venne infatti dovuto rilasciare dalla custodia cautelare obtorto collo, anche in quel caso per un mero difetto di forma.

Nel frattempo, arriva lo sdegno della politica veneta e trevigiana.

“La Giustizia deve fare seguire assolutamente il proprio corso e deve essere rispettata. Ma ci sono decisioni che i cittadini non riescono a comprendere e nel contempo le istituzioni non riescono a spiegare. La vicenda relativa all’accoltellamento di Marta Novello, avvenuto a Mogliano Veneto, colpita da un giovane che attualmente si trova a Londra senza scontare la pena, lascia tutti perplessi. Faccio pertanto appello al Ministro della Giustizia, il trevigiano Carlo Nordio affinché si interessi della vicenda e faccia svolgere tutte le indagini che sono di sua competenza in qualità di Ministro. La credibilità delle istituzioni, ad ogni livello, di fronte ai cittadini, si misura anche da vicende come queste”.

E’ questo il commento di Alberto Villanova, Presidente dell’intergruppo Lega-Liga Veneta, in merito alla vicenda.

“Nessuno vuole sostituirsi a chi ha il compito di giudicare le responsabilità penali di chi si accanisce con 23 coltellate su una giovane ragazza. Ma c’è una cittadina intera, quella di Mogliano Veneto, che non riesce a capacitarsi del perché un colpevole, che non ha mai smentito le sue responsabilità, si trovi a Londra presso la madre e non in prigione.”

“Queste vicende feriscono non solo la famiglia di Marta, alla quale va tutta la mia solidarietà, ma tutti noi – prosegue il commento di Alberto Villanova -. Il dubbio, in una società, che la Giustizia non protegga adeguatamente chi si comporta secondo regole e coscienza, non può insinuarsi tra i cittadini onesti. È una questione di credibilità delle istituzioni oltreché di senso civico. E nessuno meglio del Ministro Carlo Nordio, figlio della nostra terra e profondo conoscitore del Diritto, può aiutarci a capire e comprendere» conclude il presidente Alberto Villanova.