Ieri sera, lunedì 23 settembre, una violenta ondata di maltempo si è abbattuta sulla città di Treviso, causando diversi allagamenti localizzati ma diffusi. Nonostante le intense precipitazioni, il sistema di gestione delle acque piovane della città – in particolare il bacino di laminazione di San Lazzaro – ha permesso di arginare gli effetti più devastanti dell’alluvione.
“In due ore sono caduti 60 millimetri di pioggia, a fronte di una media stagionale di 75 millimetri al mese”, ha spiegato il sindaco Mario Conte nel fare un bilancio dei danni. “Era da decenni che non si vedeva una cosa del genere. È successa una cosa straordinaria”.
Tra i principali punti critici segnalati, il sottopasso di via Zanella a Selvana è stato allagato, bloccando il passaggio di due automobili. Anche il sottopassaggio di via Venier, tra il Put e l’ospedale, è stato invaso dall’acqua. Problemi si sono registrati inoltre in alcune zone residenziali, con allagamenti di garage, scantinati e taverne in diverse vie del quartiere di San Lazzaro.
Nonostante la gravità della situazione, il sindaco Conte ha sottolineato il ruolo fondamentale svolto dal bacino di laminazione di San Lazzaro: “Ha raccolto le acque, raggiungendo i 70 centimetri e contenendo gli effetti del nubifragio”. Questo importante infrastruttura di drenaggio urbano ha dunque svolto la sua funzione, evitando che i danni fossero ancora più estesi.
Dalla mezzanotte di ieri, il gruppo della protezione civile di Treviso è stato impegnato fianco a fianco dei vigili del fuoco per effettuare interventi lungo le strade e nelle zone residenziali colpite. Il Comune ha assicurato la sua piena disponibilità per raccogliere segnalazioni e attuare ulteriori interventi di soccorso e ripristino.
Questo episodio sottolinea ancora una volta l’importanza di investire sulla resilienza delle infrastrutture urbane di fronte ai cambiamenti climatici in atto, caratterizzati da eventi meteorologici sempre più estremi e imprevedibili. Solo una gestione oculata delle acque piovane può garantire la sicurezza dei cittadini e contenere i danni in situazioni di emergenza.