L’intervento fa parte di un programma europeo denominato “LIFE+”, recepito dallo stato italiano con progetto denominato “VENETO ADAPT”; il programma prevede, tra i suoi obiettivi specifici, l’elaborazione di politiche comuni collegate al rischio alluvioni per le città del Veneto centrale, basate su un approccio eco-sistemico grazie alla progettazione di una rete di infrastrutture verdi e blu che, a partire dal reticolo idrografico esistente, consenta di aumentare il volume di invaso per il trattenimento delle acque meteoriche.

L’ambito d’intervento è posto a poca distanza da porta S. Tomaso e da Borgo Mazzini area centrale della città su cui si svolte il tipico mercato cittadino e si propone di riportare alla luce un tratto importante del Canale delle Convertite, che da Porta S. Tomaso scorre interrato per circa due chilometri, riaffiorando a sud in via S. Girolamo Emiliani.

L’idea progettuale parte dall’analisi delle mappe storiche di inizio ‘800, per la determinazione dell’originario corso del canale e la sua riapertura all’interno del cortile retrostante la chiesa di S. Maria Maddalena.

Le superfetazioni sorte a ridosso dell’ex convento sono state demolite, per riportare i luoghi nella loro condizione originaria e gli esistenti ponticelli di accesso verso il fabbricato sono stati razionalizzati, concentrandoli ove necessario per consentire gli accessi dal chiostro interno del Convento.

Le sponde del canale, ove esistenti, sono state restaurate con la pulizia dei mattoni facciavista e la sostituzione degli elementi danneggiati o degradati; mentre nei tratti mancanti sono state eseguite le nuove sponde in calcestruzzo armato e rivestite in mattoni facciavista realizzati a mano per garantire omogeneità e continuità con le sponde esistenti.

E’ stata realizzata una discesa al canale a “pelo d’acqua” a memoria delle antiche “lavandere” con scalinata e piano interamente rivestito in pietra d’Istria Orsera, utile anche per consentire l’accesso per le manutenzioni e la pulizie del fondo del canale.

I nuovi ponticelli sono stati realizzati con struttura portante in acciaio e pavimentazione in masselli di legno ad alte prestazioni, che consentono di mantenere l’aspetto del materiale originario e allo stesso tempo di garantire eccezionali prestazioni di stabilità, durata e resistenza ai fattori climatici.

Intervento del Sindaco

La scopertura di un tratto del canale delle Convertite è un importante intervento pilota volto a significare l’importanza di un’inversione di tendenza che deve portare a rinaturalizzare il territorio ed in particolare i corsi d’acqua anche in ambito cittadino.

Si configura, pertanto, come un’importante operazione sia dal punto di vista idrogeologico che ambientale, in perfetta sintonia con la propensione di Treviso “Città d’acque”.

Grazie alla disponibilità di ISRAA, ente proprietario dell’area circostante, è stato sottoscritto un accordo che permetterà l’uso pubblico dell’area in orario diurno in modo che ogni cittadino possa visitare quest’angolo finora nascosto della nostra città.

 

 

Intervento Ass.re Zampese

La riqualificazione di questo tratto di canale cittadino ha anche un fondamentale riferimento storico in quanto finalmente si è ripristinata la corretta lettura di un tratto della fossa capitale delle Convertite che difendeva le mura medievali nel tratto est.

Non ultimo, questo intervento contribuisce alla maggior pulizia del canale e della rete idrica di riferimento, talvolta ostruita dagli apparati radicali delle piante e dai fanghi sedimentati.

 

Intervento Presidente ISRAA Mauro Michielon

Grazie all’intervento di ripristino dell’Amministrazione comunale, è stato riportato all’antico splendore il canale delle Convertite, primo tassello per mettere a disposizione dei trevigiani questa area pedonale di proprietà dell’ISRAA di circa 1200 mq.

Entro fine anno ISRAA andrà a predisporre un varco che permetterà l’accesso ai cittadini all’area anche da Borgo Mazzini.