“Il Veneto si conferma nuovamente leader nella Dop economy italiana, con un valore della produzione pari a 4,84 miliardi di euro generato nel 2022 dalle 89 filiere del cibo e del vino DOP IGP. Una regione che svetta nel comparto vino, in quello dei formaggi e dei prodotti a base di carne, ma anche nell’ortofrutticolo. Prodotti che sono espressione della terra veneta e che contribuiscono non solo a genere valore nel comparto agroalimentare, ma anche ad affermare i nostri brand nel mondo”.

Lo dice l’assessore all’Agricoltura della Regione del Veneto, Federico Caner, commentando i dati del Rapporto Ismea-Qualivita sulle Indicazioni Geografiche, che pongono il Veneto sul podio per l’impatto economico complessivo prodotto dalle DOP e dalle IGP e con Treviso che si conferma al primo posto nella classifica delle prime 10 province italiane del cibo e del vino.

“Questo risultato ci spinge a ragionare in maniera ancora più forte sul tema della tutela delle nostre eccellenze, dal Prosecco agli altri vini, dal Grana Padano all’Asiago passando per il Prosciutto Veneto Berico-Euganeo DOP – prosegue Caner -. E solo attraverso un lavoro sinergico tra tutte le Istituzioni potremo garantire ulteriori forme di tutela ai nostri marchi, per frenare il fenomeno della contraffazione e dell’italian sounding. Dietro ai nostri vini e al nostro cibo c’è un lavoro incredibile di produttori che pongono la massima attenzione nella lavorazione delle materie prime: esse rappresentano il patrimonio economico dei territori veneti e italiani”.

Le prime province venete per impatto economico sono Treviso (2.185 mln €) e Verona (1.468 mln €), seguite da Vicenza (507 mln €), Padova (323 mln €), Venezia (311 mln €), Belluno (35 mln €) e Rovigo (7 mln €).