La collezione archeologica recuperata dai Carabinieri
La collezione archeologica recuperata dai Carabinieri

A Palazzo Ducale la consegna alla Soprintendenza di Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna di una collezione archeologica recuperata dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale.

Nel Salone Del Piovego a  Palazzo Ducale  questa mattina è avvenuta la  consegna di una collezione archeologica, oggetto di ricettazione, da parte del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Venezia alla Soprintendenza A.B.A.P. per il Comune di Venezia e Laguna.

La collezione

Si tratta di una importante collezione archeologica formata da 226 reperti. Una collezione già dichiarata di notevole interesse storico, artistico e archeologico composta da ceramiche e manufatti bronzei riferibili a corredi funerari di necropoli dell’Etruria antica dal IX a V secolo a,c. di materiali italici dal VI al III secolo a.c. e di materiali vitrei di età imperiale romana.

La consegna a Palazzo Ducale

L’evento si è svolto alla presenza del comandante provinciale dei Carabinieri, Generale Nicola Conforti, di funzionari del MiC, di rappresentanti di istituti universitari e di ricerca e, in rappresentanza dell’Amministrazione, del consigliere delegato alla “Città di Venezia, cultura: progetto futuro” Stefano Zecchi.

Le dichiarazioni di Zecchi
“Oggi sono ad incontrare chi, con tanta determinazione e tanto amore riesce a restituire un patrimonio d’arte alla collettività – ha commentato Zecchi – La bellezza dell’arte e la bellezza delle opere sono qualcosa che appartiene a tutti noi perché costruiscono identità, storia e tradizione. Queste sono opere d’arte che appartengono alla nostra storia antica e la speranza è che sempre più spesso patrimoni trafugati vengano recuperati e riconsegnati alla collettività. Il nostro compito è quello di cercare di avvicinare sempre di più il pubblico al valore educativo dell’arte. L’educazione estetica attraverso il vasto patrimonio di opere è ciò che negli anni ha consentito l’istruzione di un popolo. L’educazione estetica è imprescindibile dalla formazione delle persone. E sono convinto che chi ha capacità di rispettare la bellezza, di comprendere la qualità estetica di un’opera, di non violarla e di non distruggerla ha un buon fondamento di educazione morale che è fondamentale anche per la convivenza civile. Pertanto io sono grato a chi riesce a difendere questa educazione”.