In un contesto economico-sociale ancora segnato dall’impatto dell’inflazione, i saldi si confermano ancora una volta un’occasione per fare acquisti, concentrando le spese soprattutto su beni di prima necessità o comunque variamente utili.

Il dato (pubblicato da ANSA) emerge dall’indagine sui consumi invernali, previsti nei prossimi due mesi a cavallo del cambio dell’anno, condotta da Confcommercio Veneto e Unioncamere Veneto con interviste effettuate su un campione di 600 residenti nel corso dell’ultima settimana di novembre.

Confcommercio Veneto: l’indagine

Dall’indagine emerge innanzitutto che l’aumento dell’inflazione incide sulle spese dell’83% degli intervistati.

Durante il periodo dei saldi invernali, il 10% prevede di spendere di più dello scorso anno, il 60% come lo scorso anno, il 30% in meno. Tra chi farà acquisti, quasi una persona su due (47,1%) comprerà abbigliamento, e oltre una su tre (36,6%) calzature, con una spesa media rispettivamente di 226 e 189 euro.

Il 69% del campione effettuerà i suoi acquisti in negozio, con un 40% che lo farà nei centri storici, mentre il 31% comprerà su Internet: a guidare la scelta sul prodotto conta più la qualità (59%) che il prezzo contenuto (41%).

Per i prossimi due mesi, più di 6 persone su 10 punteranno su spese di ristorazione, con un esborso medio pro capite di 221 euro, mentre più di 7 su 10 sceglieranno abbigliamento, calzature e accessori, con 242 euro. Sebbene siano meno della metà del campione coloro che affermano di comprare cose utili per la casa, viaggi e vacanze, elettronica e articoli di lusso, la spesa media pro capite sale, collocandosi in una forchetta compresa tra i 400 e i 700 euro a seconda della categoria interessata.
Per i viaggi e le vacanze, il 39% dei veneti li farà, restando nel territorio regionale per il 29%, per il 56% fuori regione ma in Italia, e per il 31% all’estero. Per chi resterà in Veneto, la meta preferita è di gran lunga la montagna (74%); gli hotel restano la tipologia di alloggio come prima scelta per quasi una persona su due (48%); in 3 casi su 4 il canale di prenotazione è l’on-line.

Tra gli acquisti preferiti, la voce “abbigliamento, calzature e accessori” è la prima in cinque province su sette a Rovigo (77,4%), Venezia (77,1%), Padova (76,3%), Treviso (73,2%) e Verona (69,1%). A Belluno e Vicenza sono in testa “ristorazione, sagre ed eventi” rispettivamente col 69% e il 66,7%. Circa la propensione a viaggiare, Venezia e Treviso il “sì” è del 43%.