La Juventus parteciperà alla prossima edizione della Champions League. I bianconeri sono riusciti a qualificarsi regolarmente alla massima competizione europea e le velleità della Superlega non hanno impedito alla “Vecchia Signora” di continuare ad essere protagonista nell’Europa che conta. Di recente lo stesso Andrea Agnelli ha confermato che la UEFA ha accettato la presenza della Juve in Champions. Non ci sono più dubbi, ormai. Eppure, mai come stavolta conquistare il palcoscenico internazionale è stato complicato a Torino. Sotto la guida di Andrea Pirlo, la Juventus ha faticato tantissimo a mantenere la vetta della classifica, rischiando tantissimo nelle ultime giornate di campionato.

La Juve aveva cominciato il campionato con il chiaro intento di mettere le mani sul decimo scudetto consecutivo. Conte, Allegri, Sarri: tutti gli allenatori che si erano avvicendati dal 2011 fino all’anno scorso sono riusciti a portare a casa il tricolore, nonostante le critiche varie per qualche eliminazione di troppo dalle coppe. Con Pirlo, invece, i bianconeri hanno fatto molto bene per quel che concerneva i trofei nazionali secondari, garantendosi prima la Supercoppa Italiana contro il Napoli e poi la Coppa Italia contro l’Atalanta. Già nella prima metà della stagione 2020/2021, però, appariva evidente che la magia fosse quasi finita. Il ciclo bianconero era destinato ad essere spezzato. Troppi i passi falsi contro formazioni molto meno quotate. Pirlo non ha mai trovato la vera quadra e ha sfruttato male diversi giocatori come Dejan Kulusevski. Prima il Milan e poi l’Inter ne hanno approfittato.

Vincere è l’unica cosa che conta in casa Juventus, ma anche i bianconeri sanno che prima o poi tocca anche agli altri togliersi una soddisfazione. Di certo, in pochi si sarebbero aspettati che Ronaldo & co. avrebbero messo in dubbio persino la qualificazione in Champions, facendo respirare ai tifosi quell’aria nefasta che contraddistinse l’ambiente tra il 2010 e il 2011, negli anni dei 2 settimi posti di fila. A fine marzo la Juventus ha perso addirittura con il Benevento poi retrocesso e verso la fine del campionato se l’è vista brutta contro l’Udinese, rimontando solo negli ultimi minuti. La vittoria sull’Inter nella penultima giornata, non priva di polemiche arbitrali, si è rivelata fondamentale per continuare a sperare.

Nell’atto conclusivo della stagione la Juve non ha avuto troppi problemi a liquidare il Bologna in trasferta, ma i bianconeri dovevano sperare soprattutto in un errore del Napoli, impegnato in casa contro l’Hellas Verona. Clamorosamente, dopo essere passati in vantaggio, gli azzurri si sono fatti beffare da un gol di Faraoni catalizzato da un banalissimo lancio lungo partito dall’area avversaria. Un vero colpo di fortuna per Agnelli, che nonostante i risultati raggiunti ha scelto di silurare Andrea Pirlo richiamando Massimiliano Allegri.

La Juve vuole tornare a fare sul serio. L’ultima annata dovrà essere ricordata come una fase di transizione, un passaggio fondamentale per costruire un ulteriore ciclo vincente. Sarà importante alzare il rendimento sia nelle sfide di vertice che con le formazioni sulla carta meno forti. L’ultima stagione ha dimostrato – dicevamo – come anche le “piccole” non debbano essere sottovalutate, e in queste settimane di inizio preparazione le ultime neopromosse, Empoli, Salernitana e Venezia, già annunciano battaglia migliorando le loro rose. Da un’attenta analisi sulla nuova Juventus di Allegri si evince che il progetto sarà da subito ambizioso: lo scudetto deve arrivare subito, senza troppi tentennamenti. Una bella rivincita per il tecnico toscano, che era stato fatto da parte per inseguire l’idea del bel gioco con Maurizio Sarri. La “Vecchia Signora” sarà forse meno elegante, ma ancora più autoritaria di prima.