Potrebbe essere approvato entro l’autunno il disegno di legge presentato da Luca De Carlo, presidente della commissione Agricoltura del Senato, mirato a consentire la sperimentazione in campo di organismi prodotti con le Tea, Tecniche di evoluzione assistita.

Ma i tempi potrebbero essere anche più brevi, se la proposta riuscisse a passare come emendamento nell’iter di conversione in legge del decreto sulla siccità, che arriverà in Parlamento ai primi di giugno.

Ddl Tea: si devono accelerare i tempi

Lo ha detto il senatore De Carlo nell’incontro che si è svolto oggi nella sede di Confagricoltura Vicenza, con focus sul disegno di legge sulle Tea, che potrebbero offrire soluzioni a molte criticità e problematiche dell’agricoltura. “Dobbiamo accelerare i tempi, perché questo ddl darà modo a tutti i ricercatori di provare nel campo tutto ciò che hanno già fatto in laboratorio, cioè piante in grado di crescere con meno uso di acqua, meno fitofarmaci, meno concimi – ha spiegato -. Questo è il vero futuro dell’agricoltura, non smettere di produrre mangiando cibi sintetici”.

E ancora: “Conto di far votare l’emendamento il prima possibile, magari nel decreto siccità, dove ho già presentato la proposta sulle Tea, perché c’è una correlazione strettissima con il risparmio idrico. Finalmente c’è una maggioranza che consente di attuare quella che è una vera rivoluzione. Se così non avverrà, l’iter per l’approvazione del disegno di legge sarà di sei mesi tra audizioni, raccolta e voto degli emendamenti, licenziamento alla Camera e al Senato. Quel che è certo è che bisogna mettere gli agricoltori nelle condizioni di operare nel solco della tradizione, ma con il supporto dell’innovazione. Bisognerà anche informare l’opinione pubblica su questo passaggio, spiegando che le Tea non sono ogm, ma tecniche che accelerano ciò che in natura succede già. E ci auguriamo che anche il ministero dell’ambiente sia pronto a recepire questo ddl”.

Problematiche legate alla siccità

Durante l’incontro, al quale hanno preso parte dirigenti e imprenditori agricoli da tutto il Veneto, De Carlo ha sottolineato come il governo stia lavorando su tutti i fronti per far fronte alle problematiche legate alla siccità. “Già quando ero sindaco di Calalzo di Cadore, nel decennio scorso, sottolineavo come l’acqua fosse poca e la coperta corta. Oggi sappiamo che il Veneto trattiene meno acqua rispetto al resto d’Italia e dobbiamo lavorare su diversi fronti in modo da poter contare sempre su più soluzioni: dal cuneo salino, ai dissalatori e ad altro ancora. Ora c’è una cabina di regia che si occupa di questo tema e soprattutto ci sono due miliardi messi a disposizione dell’agricoltura. Siamo fortunati anche ad avere Nicola Dell’Acqua commissario veneto, e il suo nome porta bene visto che  – ha aggiunto in tono scherzoso – da quando è stato nominato non ha fatto che piovere. Lavoreremo molto anche sul tema dei crediti di carbonio, con un registro volontario che consentirà di staccare certificati verdi che potranno essere venduti da agricoltori e silvicoltori. Gli agricoltori sono sempre passati per inquinatori, ma finalmente potremo dimostrare che non solo sono stati coloro che hanno garantito la manutenzione del territorio, ma anche quelli che assorbono la CO2, migliorando la qualità dell’aria”.

Anna Trettenero, presidente di Confagricoltura Vicenza, ha espresso soddisfazione per il passo in avanti compiuto con il ddl: “Finalmente la politica ha avuto coraggio di spingere su una questione cruciale per l’agricoltura. Ben venga che l’Italia arrivi per prima a normare le Tea, facendo da grimaldello per l’Europa. Qualsiasi tecnica, ma soprattutto qualsiasi pianta, che possa avere un vantaggio competitivo e possa permetterci di arrivare ad un’agricoltura più sostenibile, è determinante per noi. Abbiamo un bisogno estremo di una ricerca applicata che divenga commerciale, quindi utilizzabile dagli agricoltori nel tempo più breve possibile. Tutto il lavoro che sta facendo l’onorevole De Carlo in questo senso, anche per accorciare i tempi, è determinante”.