A Santa Maria del Rovere, nasce il nuove cinema Edera. Nuova facciata, pensiline più ampie, ma rinnova completamente anche gli interni delle tre sale: poltroncine, pavimenti, servizi, spazi comuni. Sabato l’inaugurazione e poi, all’orizzonte, c’è subito un evento, il nuovo Edera Film Festival dal 2 al 5 agosto che segnerà una nuova fase per la multisala della città.

Saranno 42 i film presentati in concorso, tra le oltre 1.300 opere iscritte da tutto il mondo, nella prima edizione dell’Edera Film Festival – Festival Internazionale di Cinema Under 35. 6 lungometraggi, 12 documentari e 24 cortometraggi.
Oltre che dall’Italia, i film selezionati provengono da Argentina, Armenia, Cile, Francia, Germania, Grecia, India, Iran, Mauritius, Messico, Paesi Bassi, Regno Unito, Russia, Singapore, Spagna, Stati Uniti, Svizzera.
Fuori concorso, la proiezione in anteprima italiana del film “Most Beautiful island” di Ana Asensio e la presentazione di alcuni lavori legati al territorio trevigiano: “Una storia di vetro” di Nicola Moretto e Alberto Pivato, dedicato alla famiglia Varisco che da 500 anni porta avanti la tradizione dell’incisione del vetro; “Aida”, diretto da Mattia Temponi e prodotto da Cinefonie, Offi-Cine Veneto e Ouvert; “Parole in-superabili”, corto sul tema della disabilità, nato da un’idea della Fondazione Oltre il Labirinto, per la regia di Giacomo Ravenna.

A completare il programma, quale evento speciale del festival, il documentario “Haiku on a plum tree” della regista Mujah Maraini-Melehi, viaggio nella storia della famiglia Maraini.
Ulteriori appuntamenti del festival, i workshop “Un film è sempre l’inizio di un viaggio”, dedicato al cinema come strumento di valore in un piano di marketing territoriale e previsto per venerdì 3 agosto presso la Sala Verde di Palazzo Rinaldi (a cura di Offi-Cine Veneto, con la partecipazione di Luca Filippi, Stefano Pesce e Cristina Magoga), e “Racconti di viaggio”, dedicato al reportage e alla narrazione creativa di viaggio e in programma sabato 4 agosto presso l’Auditorium Luigi Stefanini (a cura di FuoriRotta, del regista RAI Domenico Gambardella e di Sergio Manfio, direttore creativo del Gruppo Alcuni).

Giurie di esperti e addetti ai lavori assegneranno i premi per ciascuna delle categorie in cui è articolato il festival. Ai vincitori sarà consegnata una scultura realizzata dall’artista trevigiana Patrizia Polese. La giuria dei lungometraggi è formata da: Nicola De Cilia, critico letterario; Simona Lisi, direttrice artistica festival Cinematica; Helene Olivi Borghese, attrice. A valutare i documentari saranno: Chiara Andrich, documentarista e direttrice artistica del Sole Luna Doc Film Festival; Filippo Baracchi, media expert; Domenico Gambardella, regista RAI. Compongono, infine, la giuria della sezione cortometraggi: Luca Dal Molin, curatore Biennale del Cortometraggio di Vicenza; Valerio Monti, compositore; Stefano Pesce, attore.

Accanto ai premi ufficiali, un Premio del pubblico verrà assegnato all’opera giudicata più meritevole per ciascuna delle tre sezioni in concorso, in collaborazione con le associazioni culturali Cineforum Labirinto, FEMS du Cinéma e Oblique, i giovani viaggiatori e narratori di viaggio non convenzionale di FuoriRotta e Crossfade, studio specializzato nella produzione di composizioni musicali e sound design. Quest’ultimo, in particolare, offrirà al vincitore della sezione lungometraggi la realizzazione gratuita di una colonna sonora per il futuro progetto cinematografico.
Nell’ambito del festival è stato istituto, inoltre, il Premio speciale “Donne Si Fa Storia”, che verrà conferito ad una delle registe dei film in concorso. La vincitrice sarà annunciata nella giornata di chiusura dell’Edera Film Festival e premiata nel corso della 75^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, nello Spazio Regione del Veneto. Componenti della giuria per l’attribuzione di questo premio al femminile saranno Mujah Maraini-Melehi, regista, produttrice e sceneggiatrice, e le promotrici dell’omonimo progetto “Donne Si Fa Storia”, Cristina Greggio ed Emanuela Zilio.

Nato per ospitare opere di filmmakers emergenti, impegnati a narrare la realtà e le sue trasformazioni, il festival riserva particolare attenzione alla capacità dei giovani cineasti di penetrare le contraddizioni del mondo contemporaneo e sperimentare forme di linguaggio originali e innovative, combinando la vocazione internazionale con lo sguardo privilegiato per il territorio locale in cui si colloca ed ambisce a crescere.