La fame nervosa o emotiva non è una reale esigenza del nostro corpo: questo tipo di appetito, infatti, parte dalla mente. La voglia di mangiare e di rifugiarsi nel cibo viene percepita come fosse una sorta di ricompensa o consolazione.

Tutto ciò, però, rischia di innescare un pericoloso circolo vizioso con ripercussioni negative sulla mente e sul fisico. Cercare conforto nel cibo, infatti, dà un momentaneo senso di tranquillità, ma successivamente tende a sfociare nel senso di colpa.

Fame nervosa: alcuni consigli

Orientare la propria attenzione su qualcosa di diverso può aiutare a distogliere la mente dal pensiero fisso di mangiare. Un buon esercizio, pertanto, può essere quello di mettere per iscritto un breve elenco di cose che si vorrebbero fare, focalizzandosi su situazioni piacevoli o attività concrete che si desidera intraprendere a breve.

Inoltre, anche fare dei respiri profondi di fatto allevia le tensioni. Per questo motivo, prendersi alcuni minuti per inspirare ed espirare profondamente può distogliere l’attenzione dai pensieri ossessivi. Ad esempio cercando di configurare le preoccupazioni e le ansie come fossero una sorta di macchia sporca da lavare lentamente, spazzandola via dal corpo.

Bere molto, masticare lentamente e fare sport

Bere aiuta a riempire lo stomaco, migliora l’idratazione e la lucidità mentale ed è anche un valido antidoto per sentirsi sazi e meno attratti dal cibo spazzatura. Volendo, in alternativa all’acqua, si possono assumere anche tisane e centrifughe.

Masticare con calma permette di gustare meglio i cibi, assaporandoli lentamente. Questa buona abitudini favorisce la digestione, agendo positivamente anche sulla fame nervosa.

Una menzione speciale spetta, infine, anche allo sport: praticare abitualmente attività fisica, infatti, può essere una valida valvola di sfogo perché permette di scaricare la tensione e di tenere la mente impegnata, anziché mangiare senza avere fame.