Protagonista di tutte le squadre giovanili del Tarvisium, Nicola Francescato è un giovane ma esperto innamorato della Benetton e del rugby in generale. Per lui giocare e tifare sono due facce di una stessa medaglia.[s2If !current_user_can(access_s2member_level1)] …READ MORE[/s2If][s2If current_user_can(access_s2member_level1)]

Nome: WhatsApp Image 2017-01-26 at 16.37.46Nicola Francescato

Età: 19 anni

Professione: studente universitario

 

Quale è la tua storia nel rugby? Tutti gli uomini della mia famiglia hanno giocato a rugby. Mio zio è Nello Francescato, grande ex giocatore della Benetton… Io invece ho sempre giocato coi Ruggers Tarvisium, dai 6 ai 18 anni, ossia fino all’anno scorso.

Come sei diventato tifoso dei Leoni?

La grande passione per questo sport mi ha portato in modo spontaneo ad andare a vedere la Benetton a bordocampo. Mi è sempre piaciuto ammirare da vicino i grandi giocatori, sperando magari di rubar loro qualche segreto. Nella Benetton hanno sempre giocato un sacco di nazionali, il desiderio di andare a vederli dal vivo, per un giocatore come me, è fortissimo. E da quando siamo venuti in Heineken Cup, si sono aggiunti i grandi mostri delle squadre straniere… Spettacolo.

Qual è il tuo giocatore preferito del Benetton? Alessandro Zanni. Mi è sempre piaciuto per il suo impegno continuo, partita dopo partita. Per la sua costanza nel tempo.

ale-zanniE il tuo preferito in assoluto?

O’Driscoll, grande ex centro dell’Irlanda: non era particolarmente fisicato, ma aveva una velocità formidabile. Mi sarebbe piaciuto diventare come lui.

Quali sono i valori che il rugby insegna? Pur essendo uno sport di combattimento, t’insegna a rispettare l’avversario. Ad esempio in moltissimi momenti potresti far male all’avversario, senza che nessuno se ne accorga, nemmeno l’arbitro o l’avversario stesso. Ma in questo sport, fin da bambino, gli allenatori t’insegnano a giocare duro senza mai essere violento.

E aldilà dei valori, cos’ha il rugby in più degli altri sport? Tra gli sport di squadra, è quello “di contatto” per antonomasia. E come tale ti costringe a fare alcune cose che non faresti mai in nessun altro sport. Questa cosa ti permette via via di superare la paura, che lascia il posta ad una sorta di adrenalina in grado di farti sentire invicinbile. E’ un modo fantastico per divertirsi, ed è il migliore per sfogarsi.

Questa stagione “da tifoso” come procede? Ho appena iniziato l’Università, il che onestamente mi ha reso più difficile seguire la Benetton e il rugby in generale. Ma dopo una piccola, doverosa pausa d’assestamento, intendo non solo rituffarmi in curva, ma anche tornare a giocare: le due cose per me vanno di pari passo![/s2If]