E’ un po’ la piaga che affligge Mestre quella degli spacciatori di droga che sono dislocati nel territorio municipale in una rete malavitosa.

Ogni zona è controllata da una o più etnie che  spacciano a loro volta una o più tipologie di droghe.

Gli agenti della polizia locale sono più che mai impegnati in questi giorni per bloccare questo traffico di stupefacenti sempre più martellante e verranno affiancati da due nuovi cani antidroga e da, eventualmente, nuove forze volontarie da parte di cittadini selezionati (la pratica per poter contribuire ai controlli è in via di studio).

Le zone più calde sono l’incrocio tra via Trento e via Monte san Michele, dove gli agenti hanno pizzicato ben tre volte un giovane che era già stato intimato dal giudice di lasciare la città di Venezia, è il quartiere sotto il “dominio” dei nigeriani impegnati nello spaccio di cocaina e marijuana.

A seguire un’altra zona molto battuta dagli spacciatori sono è tra via Piave e via Serneglia; le aree verdi della prima sono area dei magrebini tunisini e marocchini specialisti nello spaccio di hashish ed eroina mentre al parco Bissuola la malavita è composta da albanesi, ghanesi, nigeriani, gambesi e kosovari per un menù di stupefacenti molto ampio: cocaina, marijuana e hashish.

Altra area battuta dallo spaccio e dai loro venditori di morte è quella in zona Rampa cavalcavia, lato Corso del Popolo, al Parco Sabbioni e al Piraghetto.

E proprio da quest’ultimo parco ci sono delle buone notizie da parte delle associazioni locali che stanno cercando, con nuove iniziative, di combattere lo spaccio di stupefacenti nella zona.

Matteo Venturini