Sono ben 35mila i bambini delle scuole elementari del Veneto che in queste settimane  sono stati protagonisti della campagna educativa “latte nelle scuole”. Hanno scoperto con i loro insegnanti il ciclo del latte e le sue proprietà, hanno fatto merenda ogni settimana  con latte biologico e yogurt da latte fresco, visitato latterie e laboratori imparando come si riesce a trasformare il latte in formaggio, ricevuto dalle maggiori latterie venete prodotti lattiero-caseari da consumare in famiglia. Il tutto è stato reso possibile grazie all’iniziativa dell’assessorato all’agricoltura della Regione Veneto che, d’intesa con le Organizzazioni di produttori Lattebusche di Belluno, Latteria Soligo di Treviso e Latterie Vicentine di Vicenza e con la Camera di commercio Venezia Rovigo Delta lagunare, ha permesso a questi bambini di essere parte attiva di un percorso didattico inserito nel programma europeo, coordinato dal Ministero per le politiche agricole, che promuove il consumo del latte e dei suoi derivati tra i più giovani.

“Il programma  non si ferma con la fine dell’anno scolastico – informa l’assessore, in vista della giornata mondiale del latte che si celebra domani 1° giugnoma proseguirà su più vasta scala con la ripresa dell’attività scolastica a settembre. Proprio in questi giorni  ho invitato i dirigenti scolastici e gli insegnanti a diffondere ad alunni e famiglie una scheda informativa che spiega, in termini semplici ma scientificamente precisi, perché il latte fa bene, in particolare negli anni della crescita. Pochi sanno, infatti, che il latte è un alimento ad alta densità nutritiva e a basso costo energetico, cioè contiene tanti nutrienti e poche calorie e tra l’altro è più conveniente economicamente rispetto ad altre fonti. Purtroppo attorno al latte e ai latticini circolano tante fake-news, che inducono molti consumatori, giovani e meno giovani, a non consumare prodotti lattiero-caseari. Basti pensare, ad esempio, che di latte e/o yogurt consumiamo solo 140 grammi al giorno rispetto alla dose consigliata pari a circa 375 grammi”.

La scheda, curata dal Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione del Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura), spiega che il latte è ricco di proteine ad alto valore biologico (ossia contenenti tutti gli amminoacidi essenziali che dobbiamo assumere quotidianamente perché non siamo in grado di produrli da soli e ci occorrono per il mantenimento di un buono stato di salute), ha un modesto contenuto di grassi (alcuni dei quali, addirittura, svolgono un ruolo importante nella prevenzione dei tumori), contiene vitamine indispensabili (soprattutto la A e quelle del gruppo B), migliora l’assorbimento di minerali, in particolare il calcio che rappresenta un alleato prezioso per la salute delle ossa, riduce il rischio di obesità infantile, e protegge dalle più frequenti malattie croniche.

“Ho affidato a dirigenti scolastici e insegnanti il compito di trasmettere a bimbi e famiglie questi messaggi elaborati dai ricercatori e nutrizionisti del Crea perchè possano consolidare quanto appreso nei laboratori e nelle esperienze didattiche e ricreative proposte in classe in queste settimane – sottolinea l’assessore – convinto che sia indispensabile il coinvolgimento di adulti e famiglie per adottare comportamenti alimentari migliori e stili di vita più sani”.

Tra le ricadute del progetto educativo in corso nelle scuole – fa notare infine l’assessore – c’è anche la sinergia tra le maggiori Organizzazioni di produttori del settore lattiero caseario della Regione che hanno collaborato al programma comune di promozione ed informazione rivolto ai consumatori e sono orientate, anche in virtù di questa esperienza, a costituire un’Associazione di Organizzazioni di Produttori, coordinandosi così nella valorizzazione del settore, nella promozione della qualità dei prodotti e nel marketing. Ricordo che il Veneto è la quarta regione in Italia per volume di latte vaccino prodotto, con un potenziale produttivo di oltre 1,2 milioni di tonnellate per un valore di circa 400 milioni di euro e una realtà produttiva costituita da poco più di 3 mila aziende. Far conoscere e promuovere la qualità e la genuinità della nostra filiera lattiero-casearia significa quindi sostenere una delle eccellenze della nostra agricoltura”.