Indossare le mascherine è fondamentale per proteggere se stessi e le altre persone, limitando al tempo stesso anche la diffusione del coronavirus.

In Italia sono esenti dall’obbligo di indossare i dispositivi i bambini di età inferiore ai 6 anni e i soggetti con una disabilità non compatibile con l’uso continuativo di tale presidio. Tuttavia, è bene ricordare che i vari modelli disponibili in commercio si differenziano per alcune caratteristiche specifiche.

Mascherine Ffp (o “mascherine con valvola”)

Le mascherine Ffp (Filtering Face Piece) si dividono in tre gruppi e in modelli provvisti (o meno) della valvola. Tale suddivisione è data dalla reale capacità filtrante dei vari dispositivi.

La presenza della valvola agevola la fuoriuscita dell’aria calda espirata, rendendo di fatto meno onerosa la respirazione e meno faticoso l’utilizzo del dispositivo di protezione individuale.

Tuttavia, il modello con valvola è noto anche come “mascherina da egoista” perché tutela unicamente chi la indossa e non le persone circostanti.

Mascherine Ffp (o “mascherine senza valvola”)

Al contrario del modello precedente, quello sprovvisto di valvola protegge sia chi indossa la mascherina, sia gli altri soggetti adiacenti.

Parliamo di un dispositivo di protezione difficile da indossare e sconsigliato ai soggetti che presentano difficoltà polmonari. Questo perché al suo interno tendono ad accumularsi umidità e calore che incidono negativamente sulla qualità della respirazione.

Mascherine chirurgiche

Le mascherine chirurgiche sono dispositivi ad uso medico e sono formate da tre strati di tessuto-non-tessuto sovrapposti tra loro.

Non proteggono chi le indossa, ma impediscono di disperdere nell’ambiente il droplet, ovvero le goccioline respiratorie.

I modelli a marcatura CE rispettano determinati requisiti tecnici (in piena conformità con le normative vigenti), ma in commercio sono disponibili anche mascherine monouso prive di tale marcatura.

Mascherine di comunità (o auto prodotte)

Quando si parla di mascherine di comunità (o auto prodotte) si fa riferimento ad un insieme eterogeneo di dispositivi di protezione individuale non certificati e prodotti autonomamente utilizzando una molteplicità di materiali diversi.

Parliamo, ad esempio, di presidi fai-da-te in cotone, carta, tessuto-non-tessuto, materiali tecnici. Mascherine personalizzate (e personalizzabili) che possono essere create a proprio piacimento, rispettando le indicazioni del Ministero della Salute.