I possibili problemi alla tiroide sono molteplici: in Italia, infatti, si stima che circa 6 milioni di persone soffrano di malattie associate a quest’organo e che la causa più comune sia da imputare alla carenza di iodio.

Entrando nel dettaglio, la tiroide è una ghiandola endocrina a forma di farfalla situata nella parte anteriore del collo. Essa sintetizza due ormoni (tiroxina e triiodotironina) necessari a controllare i più svariati processi corporei e la cui produzione viene regolata dal TSH, ovvero un ormone secreto dall’ipofisi.

Problemi alla tiroide: sovrappeso e consumo di dolci

Obesità e sovrappeso possono incidere negativamente sul buon funzionamento della tiroide: un eccesso ponderale, infatti, può incrementare la dimensione di eventuali noduli tiroidei.

Inoltre, le persone che soffrono di problemi legati a questa ghiandola (soprattutto ipotiroidismo) hanno una maggior probabilità di sviluppare una resistenza insulinica. Per limitare l’insorgenza di disfunzioni legate al metabolismo degli zuccheri, dunque, si deve limitare il consumo dei dolci e di alimenti ad alto indice glicemico.

Prodotti contenenti ormoni tiroidei, stress e cibi gozzigeni

In commercio sono disponibili creme snellenti e determinati integratori dimagranti che contengono ormoni tiroidei o iodio. Prima di utilizzarli, dunque, è opportuno rivolgersi al proprio medico di fiducia per un parere professionale, onde evitare di peggiorare involontariamente eventuali disfunzioni.

Anche lo stress è un ulteriore fattore di rischio: tende a peggiorare le patologie tiroidee, fa aumentare i livelli di cortisolo nel sangue ed è in grado di inibire l’enzima che trasforma l’ormone T4 nell’ormone T3.

I cibi gozzigeni, infine, devono essere consumati con parsimonia da soggetti affetti da patologie tiroidee. È il caso, ad esempio, di cavoli, cavolfiori, broccoli, rape e derivati della soia che contengono determinate sostanze che in alcuni casi possono interferire con l’assorbimento dello iodio.