Mattia Aramu
Mattia Aramu

Dopo la vittoria ottenuta in casa della Reggina, ecco le dichiarazioni a caldo di Mattia Aramu, autore del primo goal dei lagunari.
 “Sicuramente è stata una vittoria importantissima, il mio goal è frutto di un lavoro che c’è dietro, che dura tutta la settimana di allenamento e che coinvolge tutti i miei compagni, ce la mettiamo tutta”.
Spesso il Venezia va sotto e poi ribalta la gara. Più il demerito di subire il vantaggio avversario o il merito di rimanere “vivi”?
“Ci stiamo lavorando. Sappiamo anche noi che spesso andiamo sotto, ma vogliamo migliorare da questo punto di vista”.
Oggi eri dispiaciuto di non aver iniziato la partita dal primo minuto?
“No, assolutamente, Sappiamo che possiamo contare l’uno sull’altro e che chi va in campo dà sempre il meglio. Poi ci sono tante partite ravvicinate, il mister fa le sue scelte e noi lo rispettiamo sempre. Abbiamo rispetto reciproco perché siamo una squadra in cui ci troviamo bene l’uno con l’altro”.
Tu che vedi le punte da dietro, come commenti la gara di Bocalon, che come ha detto il mister, per l’assetto tattico non sempre viene utilizzato?
” Sicuramente Riccardo è sempre stato un’arma in più, questo goal se lo merita, perché è un lavoratore, lavora tanto per guadagnarsi queste gioie e se le merita tutte”.
Ci puoi raccontare che cosa vi ha detto il presidente Niederauer durante la sua visita e che cosa vi ha regalato?
”No, queste sono cose che restano nel gruppo. Ci fa sempre molto piacere quando viene il presidente, siamo solo contenti quando lo vediamo”.
Lui vi ha detto recentemente di smentire gli “esperti” che vi escludevano dalle prime posizioni della serie B…
”Questo è vero, lo ha detto e non posso negarlo. Però, ripeto, guardiamo partita dopo partita e crediamo in noi stessi, questa è l’unica cosa che posso dire”.
Voi siete molto “social”, nel senso che, in tutti i post della squadra, tutti voi commentate e partecipate. Fa parte, questo, del vostro essere gruppo?
“Certamente, perché questo è un gruppo in cui ci si vuole bene reciprocamente, quindi il gruppo che siamo lo si vede dai piccoli dettagli”.