La legge non ammette ignoranza. Una frase che avremo sentito nella nostra vita più e più volte e che concerne ogni settore della società. Dal lavoro allo sport, passando per l’istruzione. Tutto è sottoposto a rigidi regolamenti che vanno rispettati alla lettera. Questo è valido anche per il gioco, specialmente nel caso dei locali che lo ospitano, sia in forma fisica, vedasi sale e casinò, sia in modo virtuale, ovvero sulla rete, per i quali può essere utile informarsi di più attraverso articoli presenti in rete, che mettono a disposizione anche una lista delle nuove slot machine online, illustrandone tipologie, consigli per giocare in modo responsabile e il loro funzionamento per evitare di imbattersi in spiacevoli inconvenienti. Ecco, quindi che nei paragrafi seguenti andremo a vedere quali siano le ultime normative in tema di apertura, gestione e anche di riapertura delle sale da gioco a seguito dei recenti fatti che hanno modificato le abitudini e gli stili di vita di tutta la popolazione mondiale.

Apertura sale da gioco: l’iter per avviare l’attività

Partiamo da quella che è la regolamentazione in materia di apertura delle sale da gioco. Per poterne aprire una, infatti, esistono diversi requisiti che il futuro titolare deve rispettare, per quanto non sia necessario possedere alcun tipo di certificazione personale o titolo di studio ad hoc.

L’iter burocratico è presto detto: dapprima bisogna aprire una nuova società, iscrivendo alla Camera di Commercio e al registro delle Imprese l’attività, e ottenere la Partita IVA. Poi bisogna iscriversi all’INPS e dichiarare l’inizio della propria attività al Comune nel quale si intende aprirla. Infine è necessario compilare un’autodichiarazione antimafia riguardante l’inserimento di giochi d’azzardo all’interno della struttura (gratta e vinci, slot e simili) e ottenere il certificato dell’Azienda Sanitaria Locale, oltre che portare a termine il corso sulla prevenzione di situazioni di emergenza, come gli incendi.

Sale da gioco, la normativa vigente

Una volta aperta, la sala da gioco deve rispettare tutte le normative vigenti sul territorio nazionale, a partire da quella che riguarda il collocamento geografico della stessa. Non è possibile per la legislazione italiana, infatti, costruire un locale che ospiti il gioco d’azzardo legale a meno di una determinata distanza da luoghi considerati “sensibili”. Questa viene definita attraverso il calcolo del percorso pedonale che permetta di raggiungere una sala giochi da uno di questi luoghi sensibili. Solitamente si parla di 500 metri.

Inoltre, la sala deve rispettare degli orari di apertura e chiusura piuttosto rigidi, così come quelli, vedasi a tal proposito la decisione della Regione Veneto, che vietano l’utilizzo delle macchinette da bar in determinati momenti del giorno, in cui devono essere obbligatoriamente spente. È poi necessario impedire l’accesso al locale ai minori di 18 anni. Per questo è fatto obbligo di controllare tassativamente l’età dell’utente tramite esibizione della tessera sanitaria e/o documento d’identità valido. La prima, solitamente, viene controllata in modo elettronico o dal gestore dell’attività o dalla macchinetta attraverso dei lettori appositi, che inibiscono l’uso del gioco a chi dovesse risultare minorenne. Tutte le sale, poi, dovranno esporre una lista dei giochi non ammessi e avvisare i clienti dei rischi legati al gioco d’azzardo patologico.

Riapertura sale da gioco: la normativa più recente

Ovviamente alla lista di norme da seguire che abbiamo appena visto, se ne sono aggiunte altre che consentiranno la riapertura delle sale da gioco in totale sicurezza. I gestori dovranno aver cura di sanificare costantemente il locale, riorganizzare gli spazi interni attraverso la corretta disposizione delle attrezzature presenti in essa, giochi compresi, che devono rispettare un certo tipo di distanziamento, e provvedere a stabilire e far rispettare la capienza massima di persone al fine di evitare assembramenti.

All’interno della sala dovranno essere presenti dispenser di gel igienizzante per i clienti, ai quali verrà obbligatoriamente richiesto di esporre la certificazione verde, senza la quale utente e titolare potranno essere multati, misurata la temperatura prima dell’ingresso, impedendo l’accesso alle persone che presentino più di 37,5°, e richiesto di indossare correttamente la mascherina su naso e bocca per l’intera durata della permanenza nella sala. È consigliabile privilegiare forme elettroniche di pagamento, specialmente in modalità contactless, e favorire l’uso di spazi all’aperto laddove possibile. Infine, l’aria deve essere cambiata il più possibile, evitando l’uso della modalità “ricircolo” per i condizionatori e utilizzando filtri appositi.