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“Ascoltaci, Ascoltati e Scegli: una risposta ad ogni dolore. Riconoscerlo per sconfiggerlo” è il nuovo evento gratuito organizzato da Rebellato Fisiomedical Center. L’appuntamento è per mercoledì 22 febbraio alle ore 20.30 presso l’Hotel Fior di Castelfranco Veneto (TV). Ogni sintomo ha una sua causa che va ricercata ed analizzata, durante la serata gli esperti risponderanno alle domande del pubblico.

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Oggi abbiamo avuto il piacere di incontrare la Dottoressa Federica Becherini, specialista in Scienze della Nutrizione Umana e relatrice allo scorso evento gratuito “Ascoltaci, Ascoltati e Scegli: non alimentare la malattia.”

Negli ultimi tempi si sente spesso parlare di medicina integrata, ritiene sia conosciuta dalle persone in maniera sufficiente? L’informazione che passa dai mass media è corretta o spesso fuorviante?
Oggi sembra più acceso che mai lo scontro tra visioni che anziché sinergiche rischiano di diventare antitetiche. L’ informazione risulta quindi quanto mai fuorviante per l’utente che spesso deve schierarsi. Quando poi l’utente è anche paziente allora nascono i veri problemi: innanzitutto per il paziente e i suoi familiari che si trovano spesso nell’impossibilità di scelta e per il terapeuta che, soprattutto se medico, si trova stritolato tra la logica rassicurante di un protocollo spesso non personalizzato e ben poco “umano” e un’alternativa (molte in realtà) che non può nemmeno prendere in considerazione. I mass media il più delle volte si accodano a questa visione faziosa e semplicistica creando molta confusione e alimentando le divisioni.
L’evento del 22 febbraio ha un titolo importante, “Una risposta per ogni dolore. Riconoscerlo per sconfiggerlo.” E’ davvero così facile leggere i sintomi come segnali e riuscire ad interpretarli?
È facilissimo perché è biologico. Nel senso che i “sintomi” sono la bio-logica conseguenza dei nostri sentiti emozionali, dei nostri conflitti: lo dice la PNEI, lo dicono le profonde connessioni cervello-organi, lo dice la psicosomatica. È chiaro che bisogna entrare in un diverso ordine di idee, in un diverso paradigma della medicina che vede la “malattia” come “mal a dit” (cosa mi dice il male).
Perché una persona dovrebbe partecipare all’evento?
Per poter avere una possibilità di scelta. Per non dover vivere la malattia come una sfortuna, una condanna, un destino ma come una opportunità (seppure estrema) di cambiamento. Il tutto presentato da relatori estremamente competenti e preparati e organizzato da una squadra, la Rebellato Fisiomedical Center, che da diverso tempo persegue l’ambizioso obiettivo di informare e integrare in un campo, quello sanitario, oggi estremamente diviso.
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