Lo skin fasting è, letteralmente, il digiuno per la pelle. In altri termini, si mette in stand-by il nutrimento cutaneo per ritrovare il proprio equilibrio e fare una sorta di reset.

Questo, infatti, potrebbe aiutare la cute a ritornare al suo stato originale e a “riavviarsi”, così da poter tornare a funzionare nuovamente alla perfezione.

Skin fasting, come farlo

Ci sono sostanzialmente due modi per fare lo skin fasrting. Il primo prevede un’eliminazione totale dei prodotti da un giorno all’altro: lo shock, infatti, costringerà la pelle a reagire per riparare eventuali lesioni e a ritrovare la sua condizione ottimale.

L’altro metodo, invece prevede che il digiuno venga fatto in maniera graduale, eliminando un prodotto alla volta così da individuare con precisione la reazione individuale a ciascun componente della propria beauty routine.

Quando è da evitare

Pelli secche e molto sensibili potrebbero trarne giovamento, ritrovando il proprio naturale benessere. Di contro, potrebbe essere controproducente per chi soffre di cute grassa, acne, eczema e rosacea.

Per quanto la pelle possa sentirsi appesantita o irritata, infatti, in questi casi eliminare tutto improvvisamente potrebbe di fatto peggiorare la situazione: prima di agire, dunque, è sempre opportuno consultare un dermatologo.

Questa sorta di detox, infatti, deve essere personalizzata in base alle proprie esigenze. Tornare “alle origini”, infatti, può essere un’ottima idea in linea di massima, ma prima di procedere è comunque indicato richiedere un parere esperto o analizzare bene la salute del proprio derma.