“NEL DOLORE DEL RICORDO UN MONITO PER TUTTI AD AFFRONTARE SERIAMENTE LA MONTAGNA”
“Dario, Fabrizio, Marco e Stefano sono nomi che rimarranno per sempre parte della storia delle nostre Dolomiti e del Veneto. Nomi che indicheranno sempre un modello di dedizione alla comunità e di solidarietà portato oltre ogni limite. Domani sarà il quattordicesimo anniversario della tragedia del Rio Gere che ha rapito l’equipaggio di Falco. Quattro professionisti, veri eroi dei nostri tempi, che hanno donato la vita nella loro opera quotidiana di portare aiuto a chi era in difficoltà tra le cime o necessitava di soccorso sanitario. A loro va il nostro pensiero e la nostra gratitudine”.
Così, il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ricorda le vittime della tragedia del 22 agosto 2009, in cui perirono i quattro componenti dell’equipaggio di “Falco”, l’elicottero del Soccorso Alpino e del Suem 118, precipitato durante un intervento nella zona di Cortina d’Ampezzo.
“Anche recentemente la cronaca ci ha fornito le immagini di sprovveduti e incoscienti che affrontano la montagna in sandali, senza attrezzature ed esperienza – aggiunge il Presidente -. L’anniversario del dramma di Rio Gere, è un momento in cui tutti possono riflettere e capire, una volta per tutte, che la montagna va affrontata seriamente e con la vita non si gioca. La vita di tutti, perché ogni incoscienza del singolo mette a repentaglio anche l’esistenza di chi è chiamato a intervenire in soccorso. Affrontare le escursioni con preparazione, secondo le proprie capacità e con responsabilità è, quindi, un atto di senso civico che ognuno deve alla comunità”.
“Nel ricordare il sacrificio degli Eroi di Rio Gere – prosegue il Governatore – ci stringiamo ancora una volta alle loro famiglie e ai loro amici, condividendo il dolore che il tempo non può lenire. Una vicinanza che esprimo anche per i familiari dei due soccorritori della Guardia di Finanza che, alcuni giorni fa, sono caduti in addestramento sulle montagne del vicino Friuli Venezia Giulia”.
“Anche quest’anno – conclude il presidente Zaia – il triste anniversario è l’occasione per ringraziare il Soccorso Alpino e il SUEM 118 per l’abnegazione con cui rendono più sicure le ore trascorse in montagna da residenti, turisti, alpinisti ed escursionisti”.