Un fantasma politico. E’ soltanto la punta di un glaciale iceberg con cui il sito ufficiale del MoVimento 5 Stelle di Treviso ha liquidato Domenico Losappio, parlando del suo addio al partito.

Di seguito il contenuto integrale del blogpost pubblicato ieri:

“Le nostre scuse ai molti che ci avevano avvisato che non era persona affidabile.

Dalla data odierna la presenza del Sig. Domenico Losappio in Comune di Treviso è da considerarsi

  • senza una rappresentanza politica dei cittadini che hanno votato il Movimento 5 Stelle;

  • senza contatti 5 stelle con Parlamentari, Consiglieri regionali, Parlamentari europei, Consiglieri di altri comuni;

  • senza una squadra che lavori sul territorio (GrilliTreviso);

  • senza più essere il contatto di riferimento 5 stelle per le associazioni trevigiane

La frequentazione del Consiglio Comunale e degli uffici comunali è da considerare eticamente “abusiva”.

I fatti. Il Sig. Losappio, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Treviso, ci ha comunicato la sua volontà di lasciare il Movimento 5 Stelle e passare nel gruppo misto del consiglio comunale.

Losappio ha motivato la propria scelta non tanto per un conflitto con il gruppo GrilliTreviso ma perché non condivideva le politiche nazionali del Movimento 5 stelle. Losappio sostiene che non si è fatto ciò che è stato promesso e quindi, per tutelare la propria immagine pubblica, ha deciso di passar al gruppo misto.

La squadra GrilliTreviso. Il gruppo Grilli Treviso si è riunito per discutere se le criticità evidenziate da Losappio sulle politiche nazionali giustificassero una dissociazione di Grilli Treviso dal Movimento 5 Stelle e un passaggio del seggio conquistato al gruppo misto. Dopo ampia discussione Il gruppo ha votato all’unanimità di rispettare il mandato comunale che gli elettori del Movimento 5 Stelle avevano dato alla lista e al programma presentati.

Le soluzioni leali e coerenti. GrilliTreviso ha proposto al Sig. Losappio soluzioni che potessero:

  1. conservare il rapporto di lealtà con la squadra GrilliTreviso che lo ha fatto eleggere

  2. rispettare i trevigiani che hanno dato il proprio voto al Movimento 5 Stelle

  3. dissociarsi dalle politiche nazionali

poteva quindi

  1. tutelare la propria immagine pubblica convocando una conferenza stampa e palesando la propria contrarietà ad alcune scelte politiche del governo; come del resto hanno fatto la sindaca Raggi e il sindaco Nogarin in occasione del voto sull’immunità a Salvini.

  1. dare le dimissioni da Consigliere; in questa maniera si sarebbe rispettato il lavoro della squadra che gli ha permesso di essere eletto e il voto dei Trevigiani, inoltre avrebbe potuto prendere le distanze pubblicamente dal Movimento tutelando la propria immagine

Cosa sua. Niente da fare! Losappio ha trattato il seggio come se fosse una cosa sua e non come un PORTAVOCE.

Ha negato entrambe le soluzioni giudicandole “non abbastanza tutelanti della propria immagine pubblica”; ha voltato le spalle alla squadra GrilliTreviso fatta di tante persone che hanno lavorato per la rappresentanza in Comune e ai tanti trevigiani che hanno votato per il Movimento 5 Stelle.
Losappio considera il Movimento 5 Stelle come l’albero del male… però si è tenuto stretto il frutto di quell’albero (la poltrona sulla quale è seduto).

Muro di gomma. Ciò che ha colpito tutti quelli che hanno cercato di fargli cambiare idea è stato il suo atteggiamento.
Una sorta di indifferenza, distacco, freddezza, una mancanza di coinvolgimento emotivo su quello che è un gesto gravissimo e lesivo della squadra. Come una persona che ha passato tanti anni a recitare una parte e ora finalmente può liberarsi della maschera ed è libero di mostrare la sua indifferenza nei confronti del gruppo.

C’è chi di noi che è rimasto letteralmente sotto shock per settimane e ci si è chiesti se lo conoscevamo veramente quella persona e se è possibile che uno riesca a rimanere “dormiente” all’interno di un gruppo per così tanto tempo e poi rivelarsi.
Lo confessiamo, emotivamente abbiamo accusato il colpo.

Chi è il puparo – Le ipotesi più disparate. E così ora Losappio è sul mercato, resta da capire chi se lo porterà a casa.
Ci vorrà un po’ di tempo ma alla fine capiremo chi è stato il “puparo” di questa operazione.
C’è già chi ipotizza una campagna acquisti del duo Borrelli/Pizzarotti, chi parla di influenze piddine visto anche l’ambiente universitario e scolastico di frequentazione nonché la crescente collaborazione di Losappio con l’opposizione e loro simpatizzanti a Treviso.

Ci vorrà un po’ di tempo ma alla fine lo sapremo … e ci sapremo regolare.

Le nostre scuse. Rabbia e frustrazione non servono a niente; quello che dobbiamo è porgere le nostre scuse a chi ci aveva avvisato di non fidarci del delfino di Borrelli a Treviso. Non li abbiamo ascoltati perché ci siamo fidati di tutte quelle belle parole in cui Losappio si è profuso nel prendere le distanze dal comportamento di Borrelli (anche lui passato al gruppo misto). Ma si sa, “la mela non cade lontano dall’albero”.

Bisogna andare avanti. Comunque, nonostante questa triste storia bisogna andare avanti… anche perché le partite si giocano con i giocatori che restano in squadra… e non con quelli che l’abbandonano.

Le associazioni e i comitati dei cittadini d’ora in avanti potranno fare riferimento ai riferimenti ufficiali del Movimento 5 Stelle trevigiano come Simone Scarabel e Gianni Girotto.

Presenti. Non riconosciamo la presenza di Losappio in Consiglio Comunale, quindi gli attivisti del Movimento 5 Stelle Treviso moralmente continueranno l’opera di informazione e controllo di quanto avviene nel Comune di Treviso e nel Consiglio COmunale.

Ormai un fantasma politico. Non riusciamo a capire che senso abbia che Losappio continui a frequentare il Consiglio Comunale e gli uffici del Comune; ormai è un fantasma politico… e neanche tanto affidabile.
Per quanto ci riguarda… su Losappio potete chiamare i Ghostbuster.