La presidente del Consiglio comunale di Venezia, Ermelinda Damiano, ha incontrato questa mattina, al Centro Antiviolenza del Comune di Venezia, Orietta Casolin, la ciclista amatoriale di Portogruaro che, dal 14 al 25 novembre, è stata protagonista di “Una corsa per un’amica”. Percorrendo 870 chilometri, da Portogruaro a Roma, in un viaggio di dieci tappe (Venezia, Ferrara, Ravenna, Cesena, Pesaro, Porto Recanati, Ascoli Piceno, L’Aquila, Arsoli, Roma), con una serie di soste intermedie anche in località che sono state scenari di femminicidi, Casolin ha portato in giro per l’Italia un messaggio di contrasto alla violenza sulle donne e di incoraggiamento a tutte le donne vittime di violenza a chiedere aiuto. In occasione delle varie soste ha fatto visita ai Centri antiviolenza del territorio per portare il proprio messaggio di sensibilizzazione.

L’incontro di questa mattina, al quale sono intervenute la responsabile del Centro Antiviolenza del Comune di Venezia, Patrizia Marcuzzo, e Grazia Trimarchi, dell’associazione Andos di Portogruaro, dedicata alle donne operate al seno con la quale Casolin ha collaborato per realizzare il suo progetto, è servito a consolidare il rapporto di amicizia e collaborazione con l’Amministrazione comunale, raccontare il viaggio fatto e progettare nuovi momenti di sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne.

“Voglio ringraziarti per questo importante gesto – ha esordito la presidente Damiano, che aveva incontrato l’atleta alla sua prima tappa, da Portogruaro a Mestre, il 14 novembre – che ci ha permesso di entrare in contatto con tante donne e tante realtà, ognuna con le sue sfumature e le sue caratteristiche”. La presidente Damiano, portando i saluti dell’Amministrazione comunale, ha poi sostenuto la necessità di continuare con le iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di sostegno e accoglienza per le donne vittime di violenza e per i loro figli: “Ci stiamo già attivando per il ‘Marzo Donna’ – ha concluso – e, perché no, magari promuovere anche nel nostro territorio qualcosa di simile a ‘Una corsa per un’amica’ ”.

Casolin ha raccontato le tappe più significative del suo viaggio, condotto anche grazie al supporto del marito e di alcuni collaboratori che la seguivano con un camper, messo a disposizione da Confindustria Venezia Rovigo: “Dal punto di vista fisico e atletico ci sono stati dei momenti difficili – ha spiegato la ciclista – anche perché ho spesso pedalato sotto la pioggia, ma dal punto di vista umano questo viaggio è stato un crescendo di emozioni e di soddisfazioni. Ho incontrato tante donne, ma anche uomini, che mi hanno affiancata nella corsa, sostenuta e incoraggiata, oppure mi hanno dato indicazioni e consigli per il mio viaggio o raccontato la loro esperienza e chiesto aiuto. Ho incontrato i rappresentanti degli Enti locali e dei Centri antiviolenza dei vari territori e ogni tappa, visto il riscontro positivo, mi ha spronata a continuare”.