Il 20 giugno è la tanto attesa data della ripartenza del Campionato di Serie B. Ecco le impressioni di Youssef Maleh, centrocampista del Venezia FC.

Innanzitutto, come state dopo questi primi giorni di ripresa degli allenamenti collettivi?
“Stiamo bene. Dopo esserci allenati due mesi via Skype, individualmente e ciascuno a casa propria, ora abbiamo ricominciato dallo scorso fine settimana ad allenarci tutti insieme. Non è facile però stiamo allenando bene, perché dobbiamo giocare tra nove giorni, quindi stiamo facendo, anche da questa settimana, qualche allenamento doppio per arrivare pronti alla partita di sabato prossimo”.

Che effetto vi ha fatto potervi nuovamente rivedere di persona?
“Indubbiamente è una bella sensazione, perché così ci alleniamo insieme, ridiamo, scherziamo in spogliatoio e ci divertiamo”.

La salvezza però passerà, inevitabilmente, per il Penzo. Come pensate di sfatare questo tabù delle cosiddette ‘mura amiche’, che tanto amiche, in questa stagione, non sono state?
“Adesso quello che ci apprestiamo a cominciare è come un nuovo campionato. Comunque, con tutto il tempo che è trascorso, mi ero quasi dimenticato del tabù del Penzo.  Però dovremo anche in casa riuscire a fare i punti che non siamo riusciti a realizzare fino ad ora, per raggiungere la salvezza”.

Il Mister finora ti ha dato molta fiducia, facendoti giocare anche in un ruolo, ad esempio spostato sul basso a sinistra. Te lo aspettavi?
“Io sicuramente, all’inizio dell’anno sono messo a disposizione del Mister, mi sono allenato dando sempre il 100% e Dionisi quindi mi ha dato fiducia, riuscendo a giocare anche in ruoli differenti. Penso che se l’allenatore ritiene che io possa giocare in un ruolo non propriamente mio, significa che ha molta fiducia in me e cerco sempre di ripagarla dando il massimo al gruppo, sia in allenamento che durante la partita. Penso che, dal momento che ci saranno molte gare da affrontare, anche tre in una settimana, il Mister, avendo a disposizione tanti giocatori bravi, non sarà un problema se disputeremo un match oppure un altro. Avremo, insomma, tutti quanti il ​​nostro spazio e dovremo andare a dare una mano alla squadra, farci trovare pronti e basta. L’importante è l’obiettivo di squadra”.

Cosa pensi del fatto che gli stadi saranno comunque chiusi al pubblico?
“Certamente c’è qualcosa di differente. Però alla fin fine, non essendoci pubblico, giocare in casa o in trasferta sarà la stessa cosa, a parte il tragitto che si deve percorrere per andare allo stadio”.

Che idea ti sei fatto del calendario con le rimanenti partite?
“Sono dell’avviso che dovremo guardare partita dopo partita, a cominciare da Pordenone. Abbiamo inoltre gare casalinghe che saranno scontri diretti e che dovremo essere bravi ad affrontare, come dicevo, una per una”.

Certo, è inutile pensarci ora, ma avete perso molti punti per strada…
“Abbiamo ancora una classifica molto corta, quindi può succedere di tutto. Noi puntiamo a raggiungere il nostro obiettivo il primo possibile per iniziare un nuovo campionato”.