Mister Paolo Zanetti - Venezia FC
Mister Paolo Zanetti - Venezia FC

Queste le dichiarazioni di mister Paolo Zanetti, allenatore del Venezia FC, al termine della netta vittoria ottenuta allo stadio Penzo contro il Pescara, in una partita dominata per tutti i novanta minuti completamente con tanto di quattro goal tutti in una sera, e tutti su azione. Che cosa è cambiato rispetto alle gare precedenti?
“E’ stata chiaramente una una partita di livello importante, e questo è innegabile, il risultato parla chiaro; ma oltre a questo, abbiamo preso due pali, una traversa e altre svariate occasioni. Devo dire che ha funzionato un po’ tutto: non abbiamo preso goal, la squadra è scesa in campo con la giusta mentalità e ha reagito al pareggio che abbiamo fatto la partita precedente, e ha voluto prendersi questi tre punti. Così, abbiamo portato la partita dalla nostra parte; è cambiata perché avevamo sempre creato delle occasioni, ma abbiamo fatto fatica ad a concretizzare. Anche in pre-gara, però, avevo detto che la strada però era era quella: dobbiamo continuare ad attaccare la porta, continuare a creare e si sono sbloccati un po’ tutti. Quindi sono contento, senza dubbio; non abbiamo fatto assolutamente nulla, perché questo va detto, visto che siamo all’inizio. Questa partita ci deve servire per darci consapevolezza nei nostri mezzi, e farci capire che possiamo con grande umiltà affrontare questo campionato. Con umiltà ripeto, però con ambizione, ed è giusto che sia così. Però fra pochi giorni si gioca un’altra partita, che  sarà un’altra battaglia; quindi mettiamoci subito alle spalle la vittoria, però avendo sicuramente fatto un bel carico di consapevolezza”.
Però qualcosa sembra cambiato nel senso che: anche sul parziale di 3-0, la squadra non era ancora sazia, non era contenta ha attaccato alto fino a fino alla fine, quindi sono segnali importanti.
“E’ una questione di mentalità. Lavoriamo tutti i giorni per questo, e parliamo tanto ci diciamo tante cose in allenamento, in settimana, per essere quelli che vogliamo essere. Non è sempre facile, perché non dimentichiamoci che c’è anche l’avversario e questo è un campionato equilibrato e difficile. Però mi è piaciuto questo: il fatto che tutti quanti avessero voglia di andare a far goal, al di là del risultato e della situazione; quindi la cosa che mi è piaciuta di più in assoluto è la mentalità a parte il risultato e, ovviamente, la vittoria”.
Quanto hanno inciso il rientro di Maleh, la riconferma di Johnssen che dopo due minuti dal fischio d’inizio ha sbagliato un’occasione abbastanza importante,  poi però ha preso una traversa ed un palo. Come le spiega queste scelte tattiche iniziali?
“Maleh è rimasto fuori per motivi legati alle note vicende Covid in Nazionale Under 21, ma anche comunque gli altri che hanno giocato, vedi Aramu  che oltre ad aver segnato ha risposto benissimo, poi Fiordilino… insomma avevo fatto un po’ di turnover, per arrivare a questa partita almeno con tre o quattro elementi freschi e credo che alla fine oggi ci siano serviti. Eravamo partiti all’inizio con quelle solito problema delle ultime partite dove magari si creava, ma la sensazione era che si facesse fatica a concretizzare. Ma, nel momento in cui la partita si è sbloccata, mentalmente, a mio avviso, poi succede qualcosa, come spesso avviene nel calcio, e siamo andati a valanga. Spero che questo possa sbloccare un po’ la testa di tutti, e capire che il nostro obiettivo rimarrà sempre quello di fare un goal in più rispetto all’avversario.
Quanto le somiglia questa squadra? Comincia a vedere quello che chiede, ogni giorno, in campo?
“La sento mia, questo senza dubbio. Lo si capisce nel quotidiano, poi quando i giocatori vengono, magari, “strigliati” e poi mi danno queste risposte. Questo vuol dire che hanno creduto in quello che gli ho detto, e questo match servirà a cementare ulteriormente il nostro rapporto, che indubbiamente è in crescita, perché ci troviamo in una fase, indubbiamente, di conoscenza. E’ appena il secondo mese che lavoriamo insieme però iniziamo a capirci,  a capire quello che voglio. Ma ripeto: va al di là del risultato e della partita di oggi. Noi dobbiamo fare una crescita a livello di mentalità perché lo voglio io come allenatore ma lo vuole anche la società e quindi questo è l’importante, cioè che noi siamo sul campo. A livello di mentalità e di spirito quello che la società vuole che siamo; poi dopo, il risultato è chiaramente sempre figlio di di tante cose”.