antifurti_casa_casertaIn Veneto è record di furti nelle case, circa 689 furti al giorno, 29 ogni ora, praticamente uno ogni due minuti. È questo il bilancio allarmante del numero di furti in abitazione commessi nell’ultimo anno, questa tipologia di reato ha registrato un aumento record, negli ultimi dieci anni i furti in casa sono più che raddoppiati. È quanto emerge dall’11esimo numero del ‘Diario della transizione’ del Censis.

Per combattere questo pericolo e aumentare la sicurezza della propria casa, è possibile utilizzare gli impianti antintrusione, non così difficili da installare e disponibili in commercio in diverse tipologie di sistemi che variano in funzione del livello di rischio, del tipo di struttura, con o senza fili.

La storia dei sistemi di sicurezza parte da lontano, già nel 1853 fu brevettato il primo antifurto casa, che consisteva in un semplice contatto magnetico. Un collegamento che si basava sulla apertura e chiusura di un circuito, in grado di attivare il suono di una campana, Seppur semplice questo sistema, risultò molto efficace contro gli intrusi. Si trattava di un circuito collegato in parallelo alle porte e finestre e che veniva stimolato quando chiuso.

Oggi, i sistemi di sicurezza si dividono in passivi ed attivi. Vengono definiti passivi le inferriate, i portoni blindati. Quelli attivi sono invece i sistemi di allarme sonoro che interagiscono con il proprietario di casa attraverso diversi modi: attivando il suono della sirena, contattando telefonicamente i proprietari di casa per avvertirli di cosa sta accadendo, inviando un sms con l’indicazione di quale sensore ha fatto scattare l’allarme, contattando le forze dell’ordine con un messaggio preregistrato con i dati del proprietario di casa e tante altre funzioni a seconda del sistema.

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Alessandra Fraschini