Blitz di Guardia di Finanza e Carabinieri nel Quartiere Piave a Mestre
Blitz di Guardia di Finanza e Carabinieri nel Quartiere Piave a Mestre

Nella serata di giovedì 16 novembre, la Guardia di Finanza ed i Carabinieri di Venezia, hanno ulteriormente intensificato l’azione di prevenzione e repressione dei traffici illeciti nell’area del Rione Piave e di Corso del Popolo di Mestre, impiegando oltre 50 militari in un blitz congiunto.

Il blitz ha riguardato più ambiti operativi, concentrandosi non solo sulla preminente attività di repressione del traffico di sostanze stupefacenti e dell’immigrazione clandestina, ma anche su mirate attività di antiabusivismo e controlli amministrativi.

Oltre 70 persone identificate nel corso del blitz

Nella zona della Stazione, Carabinieri e Finanza, con l’ausilio di Unità Cinofile provenienti del Gruppo della Guardia di Finanza di Tessera, sono stati identificati oltre 70 persone, 8 delle quali segnalate alla locale Prefettura in quanto trovati in possesso di sostanze stupefacenti, precisamente Hashish, Marijuana ed Eroina.

Un’espulsione

Nel pomeriggio di lunedì era stato, invece, nuovamente rintracciato un noto soggetto di nazionalità tunisina, già gravato da numerosi ordini di espulsione e precedenti di polizia, successivamente tradotto presso il Centro di permanenza per il rimpatrio di Gradisca d’Isonzo.

Nelle operazioni di bonifica di diversi parchi e aree verdi della zona, sono stati inoltre sottoposti a sequestro complessivamente oltre 20 grammi di sostanza stupefacente, principalmente di tipo Hashish e Marijuana.

Negozi non in regola

Infine, nella stessa area di via Piave, via Cappuccina e via Ca’ Marcello, noti luoghi di aggregazione e spaccio da parte di individui gravati da precedenti penali e di polizia, le attività svolte dai Finanzieri e Carabinieri, ciascuno per i profili di rispettiva competenza, hanno interessato 15 esercenti commerciali, tra ristoranti, mini-market e bar, gestiti principalmente da soggetti stranieri, culminando nella contestazione di violazioni amministrative per oltre 40 mila euro.

Lavoro nero

I finanzieri, in particolare, hanno individuato 5 lavoratori impiegati in nero, per lo più bengalesi e cinesi, e in un caso è stata proposta all’Ispettorato Territoriale del Lavoro la sospensione dell’attività per l’impiego di personale non contrattualizzato in misura superiore alla soglia del 10% della forza presente in sede di accesso ispettivo.

Si è inoltre proceduto al sequestro amministrativo, in danno di un uomo di origine cinese, di oltre 3.900 articoli non conformi alle disposizioni del Codice del Consumo, del valore complessivo superiore ai 15 mila euro.

Bar aperto oltre la fascia oraria consentita

Da ultimo, presso un bar gestito da un uomo di origine cinese, i baschi verdi hanno constatato il funzionamento di apparecchi e congegni da intrattenimento in fascia oraria non consentita, circostanza che ha determinato l’irrogazione di una sanzione amministrativa pari a 4.500 euro, e la conseguente segnalazione del responsabile al Comune di Venezia.

Quattro gli esercenti sanzionati per la mancata emissione di scontrini fiscali.