Il Presidente di Ascom – Confcommercio Treviso, Federico Capraro, ci inviato una lettera aperta con cui parla dell’importantissimo “Cammino Unesco” inaugurato nel fine settimana.

Riceviamo e pubblichiamo.

“Il Cammino Unesco appena inaugurato: coi suoi 52 Km, 4 tappe nell’area vinicola di Conegliano e Valdobbiadene, 29 comuni coinvolti, inizia da Vidor e si conclude a Vittorio Veneto è il manifesto più sostenibile e moderno che il nostro territorio possa offrire al mondo e per questo, come albergatore, presidente di Ascom – ConfCommercio Treviso, consigliere Unesco, ringrazio tutta la squadra istituzionale che ha lavorato a questo poderoso progetto, in primis Giovanni Carraro.

E’ una finestra sul mondo che cambia che non solo ci proietta al centro delle migliori mete dello “Slow Tourism”, ma ci consente di accogliere, conoscere, ospitare, forse anche di “ibridarci” coi viandanti moderni, ovvero coloro che hanno già, ben prima di partire, ben fissata, la condizione mentale del viaggio lento, vissuto come piacere, come ascolto di sé, come ricerca di libertà, come esperienza immersiva, come visione del bello, come ricerca di contatto con la natura, la cultura, l’arte, l’estetica.

Il “nostro” cammino Unesco, totalmente laico, propone una nuova spiritualità essenziale che passa dal crinale delle colline, si allarga sulle Prealpi, si nutre della bellezza del paesaggio, si stupisce sulle alture, ricerca il bello, assapora il gusto, riscopre il passato, sosta nelle abbazie, mette alla prova la resistenza individuale.

Il cammino Unesco è il corollario che dà forma e nuova linfa al titolo conquistato dalle Colline di Conegliano e Valdobbiadene, ma diventa risorsa economica per l’intera area circostante e tutta la provincia. Crea indotto economico nel terziario locale, stabilisce relazioni con la popolazione, porta novità e cambiamento, valorizza il territorio, importa nuovi stili e nuovi pubblici. Per questo, come Confcommercio, faremo la nostra parte, perché non potrà esserci spazio per l’improvvisazione o la speculazione, ma solo occasione di crescita, di cambiamento, di conoscenza.

Chi sceglie di camminare, si fida: arriva con lo zaino e, quando cerca una sosta o un ristoro, sa cosa conta davvero. Sta a noi ricambiare questa fiducia, restituire valore al percorso, conquistare turisti e visitatori rendendoli parte della nostra comunità e non solo consumatori di passaggio. Ospitando i viandanti moderni cresceremo tutti.”