MaggioUniversitàCartaMilanoC’è anche un bel po’ di Ca’ Foscari nell’Expo milanese che ha preso il via ufficialmente il primo maggio scorso, a Venezia due giorni dopo con l’inaugurazione del Padiglione Aquae alla presenza di Matteo Renzi, presidente del Consiglio, e di Romano Prodi, ex premier ed ex presidente della Commissione Europea. L’ateneo veneziano è stato, infatti, scelto per tradurre in ben 12 lingue la Carta di Milano, il documento ufficiale che l’Expo lascerà in eredità, contenente tutti i diritti sul cibo, voluto dal Ministero delle Politiche agricole e forestali.

“Siamo davvero onorati – ha affermato il rettore Michele Bugliesi – di essere stati scelti per questo compito, la traduzione di un documento dal valore culturale e sociale che richiama i cittadini di tutto il mondo e le istituzioni all’impegno per il diritto al cibo e l’uso sostenibile delle risorse del pianeta. Lo studio delle lingue è una delle eccellenze di Ca’ Foscari: nel nostro ateneo studiamo la cultura e la storia di ieri e di oggi dei Paesi del mondo, le relazioni internazionali e le loro implicazioni nei fatti d’attualità. Siamo dunque orgogliosi di poter dare il nostro contributo a questa importante iniziativa”.

Lunga la tradizione nello studio delle lingue dell’università lagunare che può contare su vari dipartimenti specializzati: dagli studi sull’Asia e l’Africa Mediterranea a quelli linguistici e culturali comparati che spaziano tra le lingue e le culture di tantissimi Paesi di tutte le aree geografiche. Senza contare l’impegno costante e crescente dell’ateneo sui temi della sostenibilità ambientale e sociale.GrandiEventiVEExpo6

La Carta di Milano, firmata in diretta televisiva su tablet da Renzi e poco dopo anche dal presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, spiega tutti i diritti sull’alimentazione ed è quindi naturale sia stata tradotta in più lingue per renderla accessibile alla platea mondiale. Tutti i visitatori possono firmare questo documento che è un atto d’impegno per cittadini, associazioni, imprese e istituzioni: uno strumento di cittadinanza globale per affermare l’accesso al cibo come diritto umano fondamentale.

Tra le tante versioni straniere della Carta, le traduzioni in inglese, francese, spagnolo, arabo, russo e cinese sono state fatte dalla Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura. La mano di Ca’ Foscari, invece, si legge per le lingue più particolari, nelle traduzioni in coreano, ebraico, hindi, greco, persiano, polacco, portoghese, romeno, tedesco, turco e vietnamita.

Chiara Semenzato

Info: www.cartadimilano.it