Assemblea Coldiretti Venezia
Assemblea Coldiretti Venezia

Per Coldiretti Venezia bisogna gardare oltre la crisi: il periodo di difficoltà dovuto all’emergenza sanitaria ha pesato molto sulle filiere agricole del nostro territorio. Oggi la sfida è rilanciare produttività, redditività e valore del made in Italy attraverso misure di sostegno straordinarie e liquidità.

Questo il tema affrontato ieri sera durante l’assemblea di approvazione del bilancio di Coldiretti Venezia, che si è svolta nel rispetto delle norme per il contenimento del Coronavirus presso l’auditorium “Ex Plip” in via San Donà 195/b a Mestre alla presenza del Direttore Giovanni Pasquali, del Presidente Andrea Colla, della responsabile amministrativa Francesca Gambaro, della responsabile dell’area tecnica economica Annabruna Cazzin, del responsabile fiscale Paolo Bortoletto e non ultimo il direttore regionale Tino Arosio intervenuti per fare il punto della situazione di fronte a Presidenti di sezione delegati di Coldiretti Venezia, al vice direttore Ugo Mattia, ai segretari di zona del territorio e capi area della struttura.

“L’appuntamento annuale con l’assemblea si celebra quest’anno in una situazione insolita e drammatica– ha commentato in apertura il direttore Giovanni Pasquali – ma con la forza e la determinazione che ci caratterizza vogliamo ripartire e riconquistare ciò che abbiamo perso, sul mercato e nei diversi comparti. Coldiretti ha attivato iniziative a livello nazionale ed europeo per dare risposte concrete alle necessità delle imprese agricole, le risorse ci sono e sono significative ma sarà fondamentale spenderle bene e subito, con meno burocrazia e con progetti di largo respiro per il Paese e per l’agroalimentare, che ancora una volta si è contraddistinto nei momenti più difficili”.

La prima parte dell’assemblea è stata dedicata alla lettura del bilancio consuntivo 2019 e della presentazione del budget 2020 commentato dal direttore Pasquali e approvato all’unanimità dai dirigenti presenti. Da sottolineare – precisa Coldiretti Venezia – l’esito positivo delle numerose iniziative organizzate durante l’anno: le risorse a disposizione sono state concretamente impiegate per il raggiungimento degli scopi istituzionali e sindacali dell’organizzazione quali la tutela degli interessi economici delle imprese agricole, la valorizzazione delle attività e la costante interlocuzione con le istituzioni e i consumatori.

A seguire, gli interventi dei responsabili di area tecnico economica e fiscale che hanno aggiornato i presenti sulle misure in campo per far fronte alle difficoltà innescate dalla pandemia. Dagli anticipi pac per avere un ristoro di liquidità entro fine luglio, a misure come la Distillazione volontaria per l’ambito vitivinicolo e vendemmia verde per i vini di qualità, all’accesso a fondi, in particolare per i settori maggiormente colpiti come il florovivaismo, l’agriturismo e il settore zootecnico, alle misure specifiche del decreto rilancio. “Il mondo agricolo ha dimostrato responsabilità e dedizione, anche i nei momenti più critici dell’epidemia che hanno colpito tutti i settori economici- ha sottolineato il direttore regionale Tino Arosio- sono determinanti le capacità di reinventarsi e rimettersi in gioco dei nostri agricoltori, ma alla nostra coldiretti spetta un ruolo fondamentale, ovvero quello di rispondere ai bisogni dei nostri soci e alle loro richieste di giustizia verso un mercato ancora troppo viziato. A coldiretti tocca il compito di tracciare le traiettorie per un futuro di opportunità per il mondo agricolo, superando ostacoli quali l’eccessiva burocratizzazione e lavorando affinchè si concretizzi una semplificazione della politica regionale che diventi più funzionale alle necessità dell’impresa.”

Le conclusioni spettano al Presidente Andrea Colla che parla in termini ottimistici “la situazione è dura, ma l’agricoltura può ancora una volta trainare l’economia diventando ancor più un riferimento primario. Serve però maggiore sostegno dal mondo politico per incentivare i consumi interni e far “respirare” le imprese. La nostra provincia è meta turistica ambita, capace di numeri importanti che ci daranno sicuramente l’opportunità di ripartire dopo questo momento drammatico che tutti abbiamo vissuto. Dobbiamo puntare su un’economia circolare, facendo leva sul grande valore del nostro agroalimentare, patrimonio inestimabile che deve essere sempre più difeso dalle frodi alimentari”.