Oggi 25 luglio, in conferenza stampa presso la Camera di Commercio Treviso-Belluno, il presidente di Marca Treviso Alessandro Martini e l’assessore comunale alla Cultura e al Turismo Lavinia Colonna Preti hanno presentato “Come Fratelli”, nuovo film italiano ambientato in 4 suggestive location venete: Padova, Asiago, Cittadella e Treviso.

A raccontare la pellicola che il regista (e architetto) Luciano Luminelli sta girando nel nostro territorio, c’era anche, oltre allo stesso Luminelli e all’assessore Colonna Preti, anche uno degli attori protagonisti: Sebastiano Somma.

Luminelli, cominciamo da lei: di cosa parla “Come Fratelli”?

Parla di due amici il cui rapporto nasce in un liceo romano degli anni ’70, che alla fine delle scuole si separano. Tanti anni dopo si ritrovano, recuperando l’antica amicizia, scoprendo che l’afflato di gioventù non era mai sopito. Il finale a sorpresa, ambientato a Natale, è la ciliegina sulla torta della sceneggiatura.

Un film che parla di valori sociali, insomma.

Certo. E’ una pellicola che si basa sull’amicizia, sullo spirito di fratellanza, e che contiene naturalmente una velata critica a quei valori un po’ smarriti nella società di oggi. Ma il finale a sorpresa contiene una chiave di lettura che è anche una chiave di volta…

Com’è nato il progetto?

E’ nato a Roma col desiderio di veicolare il territorio veneto. Mancano 12 giorni di girato alla fine del film: riprese che faremo a settembre. E’ una pellicola con molti personaggi sia giovani che maturi. E’ una pellicola per tutti.

Sebastiano Somma, le sue impressioni “a caldo”, durante le riprese?

Beh, “a caldo” nel senso che qui da voi fa davvero tanto caldo, e il collagene con cui mi hanno invecchiato per interpretare il sacerdote si sta già sciogliendo!!! Scherzi a parte, sono stupefatto dalla bellezza di questi territori. Sarebbe fantastico approfondire ulteriormente la conoscenza della Marca trevigiana e del Veneto, territori csì ricchi di storia e di cultura. Noi attori, nel nostro piccolo, con film come questo cerchiamo di valorizzare anche le tradizioni, gli usi e i costumi locali, oltre che le scenografie.

Possiamo sperare di vederla ancora recitare da queste parti?

Beh, le produzioni cinematografiche non aspettano altro che sentirsi invitate. “Lì dove c’è bellezza c’è impresa, lì dove c’è impresa c’è bellezza”. A buon intenditor…

Assessore Colonna Preti, a livello di film commission Treviso sembra finalmente in decollo.

La Film Commission è una grande intuizione richiesta dal mercato. A Roma si è sparsa ormai la voce di Treviso come una grande location a cielo aperto. A livello di amministrazione siamo molto contenti del lavoro fatto grazie anzitutto a Marca Treviso: abbiamo ricevuto molti complimenti, e mi sento orgogliosa e contenta di come la troupe l’ha vissuta, tant’è che hanno deciso di tornare qui in settembre per girare scene aggiuntive nel territorio trevigiano.

Treviso, la Marca e il Veneto hanno grandi potenzialità sul cineturismo.

L’essere attrattivi per le produzioni cinematografiche rappresenta una grande opportunità di crescita per Treviso, sia in termini di “filiera” e del conseguente indotto economico, sia in qualità di strumento per far conoscere le bellezze artistiche e naturali, tradizioni culturali e le eccellenze enogastronomiche trevigiane ad un pubblico sempre più vasto, nazionale ed internazionale. In tal senso opereremo insieme alla Treviso Film Commission per offrire sempre maggiori servizi alle case di produzione che sceglieranno Treviso come location cinematografica, lavorando allo stesso tempo alla valorizzazione della “trevigianità”, patrimonio intangibile quanto fondamentale. Personalmente auspico che Treviso possa diventare un santuario del cine-turismo.