Sceglie ed utilizzare il cuscino più giusto in base alle proprie necessità è un primo passo per assicurarsi un sonno ottimale. Insieme al materasso, infatti, determina la qualità del riposo.

C’è chi lo preferisce basso, chi alto, chi più (o meno) morbido: in commercio, infatti, sono disponibili vari modelli differenti. Fondamentale, è scegliere un cuscino adatto alle proprie esigenze, onde evitare di svegliarsi al mattino col mal di schiena o con spiacevoli dolori cervicali.

Materiali: come scegliere la composizione del cuscino

Le principali composizioni sono tre, che si differenziano per i materiali e le tecnologie con i quali sono realizzate.

I cuscini in piuma sono guanciali molto traspiranti ed elastici, di morbidezza variabile a seconda della quantità di imbottitura che contengono. Sono realizzati con materiali naturali, hanno una durata massima di circa 10 anni e si adattano alla forma della testa, sostenendola al meglio.

Quelli in memory foam, invece, sono composti da un materiale termosensibile che assorbe ogni movimento e che si modella grazie al calore del corpo. Esso garantisce massimo confort, ma al tempo stesso non è indicato per chi soffre il caldo e tende a sudare sulla testa.

I cuscini in lattice, infine, reagiscono alla pressione esercitata, respingendo il peso con una forza uguale e opposta. Sono guanciali traspiranti, sebbene risultino abbastanza sostenuti.

Forma: consistenza e spessore

Nella scelta del cuscino ottimale la durezza e lo spessore giocano un ruolo centrale: un guanciale troppo morbido o troppo sostenuto, infatti, rischia di non essere confortevole.

Senza contare che un modello eccessivamente alto esercita una pressione negativa sul collo, mentre un cuscino troppo basso (o addirittura piatto) non sostiene bene la testa.

La soluzione ottimale, quindi, è optare per un guanciale moderatamente alto, che sostenga bene la nuca e che avvolga il capo in modo da evitare pericolose tensioni al collo.

Quando è necessario cambiare un cuscino

Gli esperti consigliano di cambiare periodicamente il cuscino per motivi igienici. Qualsiasi guanciale, infatti, col il tempo tende ad essere un ricettacolo di batteri perché viene a contatto con la cute e con il sudore. C’è chi consiglia ogni anno e c’è invece chi parla di un lasso di tempo che varia da 3 a 5 anni.

In ogni caso, cuscini e materassi tendono inevitabilmente a deformarsi negli anni e questo incide sulla posizione e sulla postura che vengono assunte durante il sonno. Per verificare se il proprio guanciale è ancora in buone condizioni è sufficiente fare un piccolo test domestico.

Appoggiate il guanciale su un piano rigido, piegatelo a metà e poi rilasciarlo: se è composto da piume o fibra e non torna all’altezza originaria deve essere cambiato. Così come devono essere eliminati anche i modelli memory foam che rimangono leggermente infossati dopo essere stati piegati a metà.