È in pieno fermento il cantiere di Via T. Salsa, tra i quartieri di Santa Maria del Rovere e Selvana, dove è in corso il restauro dell’ex Caserma trevigiana destinata ad ospitare il Comando Provinciale della Guardia di finanza, con alcuni alloggi di servizio e camerate, la Polizia Tributaria e i Servizi logistici. 

I lavori, affidati alla ditta EDIL CO. Srl di Altamura (BA), stanno procedendo a ritmo sostenuto, coinvolgendo una squadra eterogenea di professionisti e di giovani lavoratori provenienti da diversi Paesi, come Russia, Moldavia, Tunisia e Marocco. Oltre ad essere un importante cantiere, infatti, quello di Via Salsa rappresenta un modello di integrazione, dove diverse competenze convergono per realizzare un progetto di inestimabile valore storico e culturale per la città di Treviso. Il disegno architettonico del lotto interessato dai lavori – un’area di ben 26mila metri quadrati – include infatti la realizzazione di un corso d’acqua che seguirà l’intero percorso di una nuova pista ciclabile e si svilupperà lungo l’area verde circostante. 

Nonostante qualche lieve rallentamento dovuto alle abbondanti piogge che hanno interessato il territorio nelle ultime settimane, i lavori proseguono senza interruzioni. Grazie alla stagione invernale relativamente asciutta, si sono dapprima coibentati ed impermeabilizzati i tetti. Questo ha permesso di proseguire le lavorazioni all’interno dei quattro edifici, rispettando i tempi stabiliti dal rigoroso cronoprogramma iniziale. Successivamente sono stati effettuati interventi di consolidamento statico e di ristrutturazione delle murature interne e degli intonaci, seguiti dalla rasatura delle pareti e dalla posa dei massetti dei pavimenti.

Il restauro e il risanamento conservativo dei quattro fabbricati, risalenti ai primi decenni del ‘900, sono caratterizzati da un’attenzione scrupolosa ai dettagli e alla qualità del lavoro. Tra le numerose persone coinvolte nel cantiere, emergono i giovani, testimoni di un’opera che unisce esperienza e freschezza innovativa. A portare il loro contributo, sono l’architetto Claudia Cittadini e l’architetto Donato Eramo, a dimostrazione del numero crescente di donne che si affermano nel campo dell’architettura e delle costruzioni.