Un momento delle indagini

Nuovo blitz antidroga, stavolta con l’ausilio dei droni, a Jesolo. Il blitz ha portato all’arresto, da parte della polizia di stato di Venezia, di 11 pusher nigeriani, provenienti dal Nord Italia. Per loro l’accusa è  di spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore di Venezia, Alessia Tavarnesi. I poliziotti della squadra mobile di Venezia, diretti dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia e con lausilio del Servizio Centrale Operativo, hanno ricostruito la fitta rete di intrecci criminosi che hanno legato spacciatori di tutto il nord Italia con una meta comune: la città di Jesolo. Si tratta di spacciatori provenienti da Torino, Trento, Vicenza e Padova.

Jesolo, punto focale della movida, è stato il panorama perfetto per gli spacciatori nigeriani provenienti da Torino, Trento, Vicenza, Padova, che hanno trovato nel litorale Jesolano un punto di incontro con una elevata domanda di sostanza stupefacente: il consumo di cocaina, eroina e marijuana aveva ormai raggiunto in città una consistenza considerevole. Grazie all’ausilio di un drone, sono state ricostruite le modalità operative di questo gruppo di spacciatori. L’operazione è stata chiamata “Jesolo summer 2020”.

Già ieri otto giovani nigeriani sono comparsi davanti al giudice per il processo per direttissima, che si è concluso con un rinvio chiesto dai difensori in attesa di ulteriori accertamenti sulle sostanze sequestrate.