Entra nel vivo anche nelle province di Treviso e di Belluno la campagna di raccolta firme a sostegno della “Partecipazione al lavoro”, proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla Cisl che disciplina in ogni dettaglio la partecipazione attiva dei lavoratori alla gestione delle imprese. La proposta nasce con l’intento di dare piena attuazione all’art. 46 della Costituzione, che riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende.
Da qualche settimana è possibile firmare presentandosi nelle sedi municipali delle due province. Proprio per questo la Cisl territoriale ha avviato un ciclo di incontri con i primi cittadini per illustrare la proposta. Il primo incontro per la provincia di Belluno è fissato per oggi lunedì 24 luglio alle 16.30 nel Comune di Feltre. Nella Marca si comincia con il Comune di Vittorio Veneto il 26 luglio or 9.30 e con il Comune di Treviso lunedì 31 luglio alle 17. Per la Cisl, la partecipazione dei lavoratori alle gestione delle imprese non è solo il vettore di uno sviluppo economico sostenibile e distributivo, ma anche un mezzo per la realizzazione di un progresso sociale, un traguardo necessario per il completamento della democrazia rappresentativa. In un contesto sociale e politico come quello attuale, in cui forte è l’esigenza di innovare le relazioni sindacali e la contrattazione, la legge può produrre effetti positivi per tutti: aumento dei salari, qualità e stabilità del lavoro, maggiore produttività e competitività, sostenibilità sociale, zero delocalizzazioni, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, investimenti, coesione sociale, rientro delle imprese dall’estero.
La proposta di legge depositata lo scorso aprile alla Corte di Cassazione di Roma prevede forme di partecipazione a diversi livelli: gestionale, con la definizione di forme di cogestione nei consigli di sorveglianza e nei consigli di amministrazione; finanziaria, per normare la distribuzione degli utili ai lavoratori, disciplinando anche l’accesso contrattuale dei dipendenti a piani di azionariato diffuso e prevedendo la possibilità da parte degli azionisti-lavoratori di affidare i diritti di voto a specifici trust, per la gestione collettiva dei diritti derivanti dalla partecipazione finanziaria; organizzativa, prevedendo un meccanismo premiale per le imprese che coinvolgano i lavoratori in progetti innovativi e per i dipendenti che si impegnino a contribuire all’innovazione e all’efficientamento dei processi produttivi; consultiva, disciplinando le diverse ipotesi in cui le rappresentanze sindacali unitarie o le rappresentanze sindacali aziendali hanno diritto ad essere consultate in via preventiva e obbligatoria.
“Al nostro Paese – spiega il segretario generale della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini – serve una nuova stagione dei diritti e della giustizia sociale che può trovare nel compimento dell’applicazione dell’art. 46 della Magna Carta la strada maestra per cambiare il modello di sviluppo e renderlo sostenibile e distributivo. I diritti, il lavoro, la dignità dei lavoratori si difendono non solo attraverso l’art. 1 della Costituzione, ma soprattutto dando piena applicazione a tutti gli articoli sociali a partire dal 46 che è l’architrave principale per la democrazia rappresentativa e partecipativa e che per 75 anni è caduto nell’oblio: è tempo di dare ad esso la piena collocazione nel sistema democratico dei diritti sociali, economici e di cittadinanza del nostro Paese”.