La presenza di sangue nelle urine (o ematuria) è un disturbo che può essere determinato da una molteplicità di fattori.

Per questo, alla comparsa dei primi sintomi, è sempre opportuno rivolgersi ad uno specialista che potrà fugare ogni dubbio e giungere ad una diagnosi certa.

Come si manifesta il sangue nelle urine

Le tracce di sangue nelle urine non sempre sono visibili a occhio nudo: quando c’è microematuria, infatti, le perdite ematiche sono pressoché irrilevanti e non modificano l’aspetto o il colore delle urine.

Al contrario, in caso di macroematuria il quantitativo di sangue è tale da alterare il colore delle urine, rendendole tendenti al rosso o al marrone.

Le possibili cause

Le cause all’origine del disturbo sono svariate: alcune non devono destare particolare preoccupazione, ma nei casi più importanti un’anomala presenza di sangue può essere anche un campanello d’allarme da non sottovalutare.

Un sanguinamento, infatti, può essere associato alla presenza di calcoli, a patologie a carico dei reni o della vescica, ad un restringimento dell’uretra o (raramente) a qualche forma tumorale.

Tuttavia, è bene tenere presente che un’ematuria da sforzo può verificarsi a seguito di un’intensa attività fisica, mentre determinati alimenti possono alterare la colorazione delle urine.

Cure e rimedi

L’iter terapeutico è strettamente collegato alla patologia scatenante alla base del disturbo. In presenza di cistite, ad esempio, lo specialista potrà consigliare una cura antibiotica o prescrivere altre terapie mirate qualora siano presenti malattie a carico dei reni, calcoli o quant’altro.

A scopo preventivo, infine, può essere utile bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno, prediligendo un’alimentazione varia ed equilibrata, limitando il consumo di sale iodato ed evitando di assumere alcolici.