La sifilide è una malattia infettiva a trasmissione sessuale particolarmente diffusa in tutto il Mondo, che colpisce perlopiù persone giovani sessualmente attive, sia maschi che femmine.

Entrando nel dettaglio, l’infezione è causata da un batterio (Treponema pallidum) che penetra nel corpo attraverso le mucose o la cute, così da raggiungere i linfonodi periferici e da diffondersi in tutto l’organismo.

Sifilide: sintomatologia

Il possibile contagio avviene tramite un contatto diretto con le lesioni presenti sulle mucose genitali o sulla cute danneggiata. Tuttavia, quando la sifilide non viene curata tempestivamente, l’infezione può evolversi in secondaria o terziaria, determinando manifestazioni cutanee e complicazioni particolarmente serie.

Questo disturbo può restare asintomatico per diverse settimane e in fase iniziale può manifestarsi con la sola presenza di una lesione arrossata e umida a livello delle mucose genitali (sifiloma) in corrispondenza del punto in cui il batterio è entrato nell’organismo.

La sifilide secondaria, invece, comporta una serie di lesioni più importanti a livello di cute e mucose, tendenzialmente localizzate sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi. Davanti a sintomi anomali come questi, quindi, è importante consultare tempestivamente uno specialista così da scongiurare eventuali complicazioni aggiuntive.

Trasmissione e cura

La sifilide si può trasmettere attraverso rapporti sessuali non protetti, trasfusioni di sangue infetto, contatto diretto con le lesioni cutanee causate dalla malattia o via placentare.

Le prime due settimane dopo il contagio sono perlopiù asintomatiche, alle quali segue la fase primaria della malattia il cui tempo di incubazione può variare dalle 2 alle 8 settimane. In caso di infezione secondaria, invece, i tempi di incubazione variano da 3 a 12 settimane dalla comparsa del sifiloma, laddove la sifilide terziaria può manifestarsi anche a distanza di alcuni anni (da 3 a 10) dalla secondaria.

La cura iniziale è a base di farmaci antibiotici e penicillina. Tuttavia, se il batterio non viene debellato completamente dall’organismo e la malattia degenera, il Treponema pallidum può infettare anche il sistema nervoso e il cuore. A tal proposito, per scongiurare danni seri permanenti, è importante attenersi strettamente alle indicazioni del medico, sottoponendosi ad analisi mirate per avere la certezza di aver debellato il batterio e prestando massima attenzione a non contagiare il partner.