“Con questo aggiornamento alla legge regionale confermiamo il sostegno e rafforziamo la promozione dei prodotti agricoli veneti a chilometro zero. Non è solo una questione economica o sociale, ma una opportunità per l’intero settore dell’agricoltura che potrà soddisfare pienamente tutti quei consumatori più attenti e sensibili a ciò che acquistano e consumano. Questo significa, inoltre, valorizzare le produzioni agricole locali, favorendone sia il consumo nelle scuole sia la successiva commercializzazione, abituando il consumatore a tutto quello che di buono e sano viene prodotto in Veneto”.

Lo dice l’assessore regionale all’Agricoltura, Federico Caner, accogliendo l’approvazione all’unanimità in Consiglio regionale del progetto di legge numero 120, che modifica ed integra la prima legge regionale, la numero 7 del 2008 “Norme per orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli a chilometri zero”, che introduceva la definizione di “prodotti agricoli a km zero” individuando caratteristiche precise ed essenziali quali: stagionalità, sostenibilità ambientale, qualità organolettiche e legame con la tradizione culinaria.

“Questa modifica si rende necessaria per rafforzare il rispetto dei criteri ambientali minimi, i CAM, negli appalti pubblici della ristorazione collettiva, rendendo l’utilizzo di prodotti a ‘chilometro zero’ titolo premiante per l’aggiudicazione dei servizi e delle forniture nella ristorazione collettiva e non più come mera possibilità – spiega Caner -. Inoltre, viene ampliato il campo di applicazione interessando non solo i prodotti agricoli ma anche quelli della pesca, dell’acquacoltura ed alimentari. Viene introdotto il riferimento di 70km per la definizione di prodotti a km0, mutuata dalla legge nazionale 61/2022, viene istituito un Osservatorio regionale per la promozione dei prodotti a chilometro zero e, infine, con questa revisione della norma, incentiviamo le iniziative che possono favorire la distribuzione di frutta fresca nelle scuole in monoporzioni e nei distributori automatici”.

“Sono convinto che questa norma contribuirà alla riduzione dei passaggi nelle fasi di distribuzione e all’aumento della shelf-life dei prodotti – conclude l’Assessore -. Non solo meno spreco, ma più qualità, valorizzando tutte le eccellenze stagionali e le capacità di ogni singolo territorio e produttore veneto”.