Il dolore al coccige (o coccigodinia) è un’affezione benigna che interessa un’estesa area del bacino, in modo particolare l’osso finale della colonna vertebrale.

Parliamo di problema molto diffuso e fastidioso che può avere una molteplicità di cause. Individuare il fattore scatenante, quindi, è fondamentale per poter ricorrere alla terapia più indicata.

Dolore al coccige: cos’è

La coccigodinia può colpire uomini e donne di qualunque età, sebbene statisticamente di fatto sia una problematica prevalentemente femminile, che interessa maggiormente la popolazione con un’età media intorno ai 40 anni.

Il dolore è generalmente intenso e invalidante, laddove il processo infiammatorio tendenzialmente deriva da traumi, postura scorretta, sovrappeso, artrosi, sciatica o gravidanza. O da sforzi particolarmente intensi o ripetuti che- nei casi più seri- possono provocare anche lesioni o lacerazioni dei legamenti e delle articolazioni.

Fattori di rischio

Una condizione di forte sovrappeso o di obesità comporta un carico eccessivo sulla zona coccigea, con il rischio che la persona possa manifestare una sub-lussazione dell’articolazione o un’infiammazione.

Inoltre, anche la gravidanza può gravare sulla parte terminale del bacino, con il rischio che il dolore interessi anche muscoli e tendini. Senza dimenticare che l’artrosi implica anch’essa un fisiologico deterioramento dei dischi di cartilagine presenti nell’articolazione coccigea-sacrale.

Infine, ulteriori fattori di rischio sono legati all’infiammazione del nervo sciatico (sciatica), a patologie specifiche o a traumi a carico del bacino che di fatto possono implicare lesioni locali. Qualora il disturbo sia invalidante o prolungato nel tempo, quindi, è sempre opportuno rivolgersi ad uno specialista per individuare la terapia più indicata.