Mentre Facebook punta sull’Intelligenza Artificiale e su team di specialisti per minimizzare l’incidenza delle fake news (come raccontiamo nello speciale “Bufale in rete” in edicola con Notizie Plus di Gennaio), in giro per la rete esperti e satiristi dicono la loro sulla questione.

Secondo uno studio congiunto realizzato da scienziati e psicologici delle Università di Cambridge e Yale, un ottimo espediente per abituare il pubblico a riconoscenere e distinguere le bufale, sarebbe quello di includerle all’interno delle notizie vere: divulgatori e giornalisti, in sostanza, anziché censurare di netto qualsiasi fake, farebbero meglio a dedicargli uno spazio, mettendolo sistematicamente a confronto con la notizia vera.

Passando dal serio al semi-serio, invece, secondo i satiristi di internazionale.it le 5 regole d’oro che vanno ricavate in questi giorni dalla questione “bufale in rete” sono:

  1. Se cerchi un lavoro sicuro, specializzati nel fact checking.
  2. L’80% delle informazioni su immigrazione e allungamento del pene sono bufale.
  3. Quando la fonte della notizia è Larepubblicadellasera.it un controllino su Google News è bene farlo.
  4. “L’ha detto Trump” getta un’ombra di dubbio anche su quando si celebra il Natale.
  5. Se tua moglie ti becca a letto con un’altra, nega tutto e spiegale che è un caso di post-verità.