“Sbarcano” a Venezia i nuovi autobus a idrogeno, i primi 4 autobus di 12 metri inaugurano così la svolta green della città sulla terraferma.

Trasporti: autobus a idrogeno

Il rifornimento idrogeno degli autobus sarà assicurato presso la stazione Eni di via Orlanda, la prima in Italia aperta da giugno 2022 al pubblico per la distribuzione di idrogeno quale gas di alimentazione per la trazione di veicoli privati, autovetture e mezzi pesanti, e autobus. Due dei quattro mezzi sono finanziati dal Comune di Venezia nell’ambito del programma REACT-EU: l’acquisto degli autobus ad idrogeno è stato infatti finanziato dall’Unione europea nell’ambito del “Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020” per un valore complessivo di 1.253.000 euro.

Gli altri due autobus sono finanziati in parte dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ambito dei fondi complementari al Pnrr per un valore di circa 1.129.500 euro, erogati per tramite della Regione Veneto, a cui si aggiunge una quota di autofinanziamento in capo ad Avm per un importo pari a 125.500 euro.

Le caratteristiche

SI tratta di autobus con un’alimentazione ad elevato contenuto tecnologico con un motore elettrico ed una batteria tampone che lavora in parallelo con i motori, in ausilio agli stessi, che funziona da accumulatore tramite recupero di energia in fase di frenata rigenerativa. Dotati di un serbatoio da 1.560 litri, pari a 37,5 chili di idrogeno, utilizzano una cella a combustibile da 70 kW posizionata sul tetto. La batteria può fungere anche come fonte di energia ausiliaria nel veicolo, alimentando il motore elettrico in condizioni stradali difficili e offre un’autonomia aggiuntiva per le emergenze.

Particolare attenzione è stata dedicata al confort di guida e alla sicurezza per i conducenti e per i passeggeri. Gli autobus sono molto silenziosi, dotati di telecamere di sicurezza, sistema di avviso angolo cieco e sistema di rilevamento degli utenti della strada vulnerabili e avviso di presenza. La tecnologia idrogeno si sta velocemente sviluppando in Nord Europa e in Giappone, mentre in Italia il primo caso pilota è stato sperimentato a Bolzano.